Un concorso fotografico che celebra il meglio del fotogiornalismo internazionale. Il World Press Photo Contest si propone dal 1955 di raccogliere le immagini dei migliori fotoreporter del mondo.
Immagini forti, avvincenti e spesso dolorose che raccontano la storia dei nostri giorni, attraverso un realismo in alcuni casi scioccante.
Per la prima volta, nella storia del concorso, vengono rese note le sei immagini candidate al premio finale dell’edizione 2018, insieme ai finalisti di tutte le 8 categorie. I quarantaquattro fotografi provenienti da 20 paesi diversi, si contenderanno la vittoria, nella finale che si terrà il 12 aprile ad Amsterdam.
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Finalista al World Press Photo Contest 2018: “Venezuela Crisis” di Ronaldo Schemidt, Agence France-Presse
José Víctor Salazar Balza (28 anni) prende fuoco tra violenti scontri con la polizia antisommossa, durante una protesta contro il presidente Nicolas Maduro, a Caracas, in Venezuela.
Finalista al World Press Photo Contest 2018: “The Battle for Mosul – Lined Up for an Aid Distribution” di Ivor Prickett, per The New York Times
Civili rimasti a ovest di Mosul dopo la battaglia, in fila per ricevere gli aiuti nel quartiere di Mamun.
Finalista al World Press Photo Contest 2018: “Boko Haram Strapped Suicide Bombs…”, foto di Adam Ferguson per The New York Times
Aisha (14) in un ritratto realizzato a Maiduguri, nello stato del Borno, in Nigeria. Dopo essere stata rapita da Boko Haram, Aisha è stata assegnata ad una missione di attentato suicida, ma è riuscita a scappare e trovare aiuto invece di far esplodere le bombe.Finalista al World Press Photo Contest 2018: “Rohingya Crisis” di Patrick Brown, Panos Pictures, per Unicef
I corpi dei rifugiati Rohingya sono adagiati a terra dopo che la barca su cui stavano tentando di fuggire dal Myanmar si è capovolta a circa otto chilometri da Inani Beach, vicino a Cox’s Bazar, in Bangladesh. Circa 100 persone erano sulla barca prima che si capovolgesse. 17 sono sopravvissuti.
Finalista al World Press Photo Contest 2018: “The Battle for Mosul – Young Boy Is Cared for by Iraqi Special Forces Soldier” di Ivor Prickett, per The New York Times
Un bambino non identificato, che è stato portato fuori dall’ultima area controllata dall’ISIS nella città vecchia da un uomo sospettato di essere un militante, è assistito dai soldati delle forze speciali irachene.
Finalista al World Press Photo Contest 2018: “Witnessing the Immediate Aftermath of an Attack in the Heart of London” di Toby Melville, Reuters
Una passante conforta una donna ferita dopo che Khalid Masood ha investito con la sua auto alcuni pedoni sul ponte di Westminster a Londra, nel Regno Unito, uccidendo cinque persone e ferendone altre.
Ecco una piccola selezione delle 312 fotografie nominate nelle 8 categorie:
“Not My Verdict” di Richard Tsong-Taatarii, Star Tribune
John Thompson viene abbracciato nel villaggio di St Anthony, Minnesota, USA, dopo aver parlato in una manifestazione commemorativa per il suo amico Philando Castile, due giorni dopo che l’agente di polizia Jeronimo Yanez è stato prosciolto da tutte le accuse per aver sparato 7 colpi contro Castile, uccidendolo.“Warriors Who Once Feared Elephants Now Protect Them” di Ami Vitale
Gli elefanti orfani e abbandonati vengono riabilitati e riportati allo stato brado, nel Reteti Elephant Sanctuary, proprietà della comunità nel nord del Kenya.
“Rohingya Refugees Flee Into Bangladesh to Escape Ethnic Cleansing” di Kevin Frayer, Getty Images
“Le operazioni di sgombero” contro i musulmani Rohingya in Myanmar condotte dall’esercito birmano hanno portato a centinaia di migliaia di rifugiati fuggiti in Bangladesh, a piedi o in barca. Molti sono morti nel tentativo. In Bangladesh, i rifugiati sono stati ospitati in insediamenti di fortuna.
“Ich Bin Waldviertel” di Carla Kogelman
Hannah e Alena sono due sorelle che vivono nel piccolo villaggio di Merkenbrechts nel Waldviertel, una zona rurale isolata in Austria tra Vienna e la Repubblica Ceca. La storia documenta i giorni estivi in giro per l’Austria nel corso degli anni.
“Car Attack” di Ryan M. Kelly, The Daily Progress
Un’auto falcia un gruppo di persone che manifestano contro il raduno di Unite the Right a Charlottesville, in Virginia, USA.
“Warriors Who Once Feared Elephants”, di Ami Vitale
Gli elefanti orfani e abbandonati vengono riabilitati e riportati allo stato brado, nel Reteti Elephant Sanctuary, proprietà della comunità nel nord del Kenya.
“Attack of the Zombie Mouse”, di Thomas P. Peschak
Un giovane albatro dalla testa grigia sull’isola di Marion, territorio dell’Antartico del Sud Africa, è rimasto ferito dopo un attacco da parte di topi di una specie invasiva che ha iniziato a nutrirsi di pulcini e giovani albatros vivi.
“Marathon des Sables” di Erik Sampers
Corridori nella Marathon de Sables (Maratona delle sabbie), deserto del Sahara, Marocco.
“Finding Freedom in the Water” di Anna Boyiazis
Tradizionalmente, le ragazze dell’arcipelago di Zanzibar sono scoraggiate dall’imparare a nuotare. Il Progetto Panje offre alle donne e alle ragazze locali l’opportunità di imparare le abilità di nuoto in costumi da bagno completi, in modo che possano entrare nell’acqua senza compromettere le loro convinzioni culturali o religiose.
“Manal, War Portraits” di Alessio Mamo, Redux Pictures
Manal (11), vittima dell’esplosione di un missile a Kirkuk, in Iraq, indossa una maschera per diverse ore al giorno per proteggere il suo viso, dopo una chirurgia plastica, all’ospedale Al-Mowasah, ad Amman, in Giordania.
“Lives in Limbo” di Francesco Pistilli
L’inasprimento della cosiddetta rotta balcanica verso l’Unione europea ha bloccato migliaia di rifugiati che tentavano di viaggiare attraverso la Serbia per cercare una nuova vita in Europa. Molti hanno trascorso il gelido inverno serbo in magazzini abbandonati dietro la stazione ferroviaria principale di Belgrado.
“Feeding China” di George Steinmetz, per National Geographic
Il rapido aumento dei redditi in Cina ha portato ad un cambiamento nell’alimentazione e all’aumento della domanda di carne, di prodotti lattiero-caseari e di alimenti trasformati. Il cibo e l’industria agricola sono sotto pressione.
“North Korea” di Roger Turesson, Dagens Nyheter
Una folla attende l’inizio della Maratona di Pyongyang allo stadio Kim Il-sung, mentre un ufficiale sorveglia l’uscita, a Pyongyang, nella Corea del Nord.
“White Rage – USA” di Espen Rasmussen, Panos Pictures
Lorri Cottrill, 45 anni, fuma una sigaretta elettronica nella sua casa di Charleston, West Virginia. È la leader della più grande organizzazione neonazista e di destra negli Stati Uniti, il movimento nazionalsocialista.
“Waiting For Freedom” di Neil Aldridge
Un giovane rinoceronte bianco, drogato e bendato, in procinto di essere rilasciato nel Delta dell’Okavango, in Botswana, dopo il suo trasferimento dal Sud Africa per proteggerlo dai bracconieri.
“Sacred No More” di Jasper Doest
Negli ultimi anni, il macaco giapponese, meglio conosciuto come la scimmia delle nevi, si è abituato agli umani. Nelle città, i macachi sono addomesticati e addestrati per l’industria dell’intrattenimento.
“Kid Jockeys” di Alain Schroeder, Reporters
Durante le tradizionali corse di cavalli di Maen Jaran, sull’isola Sumbawa, in Indonesia, i fantini (di età compresa tra i 5 e i 10 anni) montano piccoli cavalli senza sella, a piedi nudi e con poca attrezzatura protettiva.
“Mideast Crisis Iraq Mosul” di Goran Tomasevic
Un soldato delle forze speciali irachene qualche istante dopo aver ucciso un presunto attentatore suicida, durante l’offensiva per riprendere Mosul.
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