Dall’alto della sua postazione all’interno del Museo del Louvre, la “Venere di Milo” affascina milioni di visitatori ogni anno.
La celebre scultura di marmo, che è una delle più famose al mondo, con un altezza di 2,02 metri, si presenta nelle sue fattezze ben riconoscibili, priva di alcune parti che ne aumentano ulteriormente il fascino.
Dissotterrata nel 19° secolo, la dea scolpita rimane avvolta parzialmente nel mistero, anche se archeologi e storici dell’arte sono riusciti a ricostruire la storia della sua possibile provenienza.
Che cos’è la Venere di Milo?
La Venere di Milo è una scultura di marmo attribuita presumibilmente ad Alexandros di Antiochia e realizzata nel tardo II secolo aC.
Conosciuta anche come Afrodite di Milos, la scultura riproduce le fattezze di una donna seminuda, realizzata in due blocchi di marmo e diverse parti scolpite separatamente, secondo il Louvre.
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Si ritiene inoltre che la scultura originariamente fosse dipinta e ornata di gioielli, anche se il marmo non presenta tracce di pigmenti o metalli.
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Grazie al suo corpo sinuoso e alla sua nudità è stata ritenuta essere la dea dell’amore ma potrebbe anche rappresentare la dea del mare Anfitrite, che aveva un significato particolare per l’isola dove è stata rinvenuta la statua.
Venere dea dell’amore
Stephen Haynes via Wikimedia CommonsAnfitrite dea del mare
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Ma com’è avvenuta la scoperta della Venere di Milo?
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