Dionhatan Celestino (ragazzo 16enne, bella presenza, socievole e lavoratore, freddo e indifferente quando si trattava di parlare dei suoi crimini) è conosciuto come il maniaco della croce. Il suo intento era quello di superare il numero di vittime del “maniaco del parco”, il suo serial killer preferito.
Si presentava alle vittime, intratteneva con loro una conversazione e, in base alla loro “purezza” o “non purezza”, decideva se dovevano vivere o no. I suoi omicidi sono conosciuti come “i crimini del maniaco della croce” per le loro peculiarità.
I corpi erano disposti a formare una croce, e su di essi venivano tatuati dei disegni raffiguranti delle croci. Tutto questo, secondo l’assassino, serviva per aiutare le vittime a “trovare Dio”. In più, essendo lui un “seguace di Satana”, diceva di essere aiutato proprio dal Diavolo.
Altre caratteristiche del ragazzo erano la precisione, la vanità e l’egocentrismo; amava sentire ciò che diceva di lui la gente e collezionare tutto ciò che riguardava i suoi crimini. Affermò inoltre che uccideva perché quelle persone impure non seguivano la strada di Dio come affermavano. Uccideva quindi senza sensi di colpa perché dal suo punto di vista faceva alle vittime un favore, dato che meritavano di morire. Ha ucciso in totale tre persone: due ragazze e un uomo.
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