“C’è chi l’inferno lo crea e chi lo subisce”. Un’opera di street art che vuole svegliare le coscienze intorpidite: in via Antonio Canova, vicino via del Corso, dove ieri è transitata l’ultima tappa del Giro d’Italia, è comparso un murale dell’artista Sirante, già impegnato nella critica alla classe politica italiana.
Il murale raffigura un militare armato con una divisa che richiama la Maglia Rosa, accando ad un quadro contenente una locandina dove si vedono Dante Alighieri accanto a Virgilio, sulle montagne di Gerusalemme, che osservano dall’alto i ciclisti del Giro d’Italia mentre gareggiano tra fiamme e colonne di fumo, passando nel mezzo della guerra tra israeliani e palestinesi. A destra la bandiera israeliana, a sinistra la Palestina che brucia.
L’opera vuole essere evidentemente una critica severa sia alla scelta degli organizzatori che hanno voluto far partire il Giro da Gerusalemme, sia la politica di Israele. “C’è chi l’inferno lo crea e chi lo subisce”, ha scritto Sirante accanto alla sua opera.
AnsaSegui Keblog su Google News!