Durante l’occupazione americana del Giappone, dopo la seconda guerra mondiale, furono molti i militari che si accompagnarono a prostitute. Le donne giapponesi che incontravano e che vendevano il loro corpo si facevano chiamare geisha e di certo il fatto che i soldati americani delle vere geisha non sapessero nulla, giocò un ruolo fondamentale nell’alimentare in occidente la cattiva credenza che le geisha fossero delle semplici prostitute. Ma la storia delle geisha è completamente diversa, un mondo misterioso dietro un’antica tradizione che prostitute e clienti, sfruttandone e usandone impropriamente il nome, avviarono alla decadenza. Un mondo in cui l’arte, la musica e la poesia si sovrappongono.
Una geisha non è solo un abito tradizionale, un viso imbiancato con labbra scarlatte e un’acconciatura maestosa, è un insieme di modi misurati, di passi delicati e gesti studiati, ricchi di simbolismi. Una geisha impiegava moltissimi anni per prepararsi al ruolo di ambita intrattenitrice, iniziando il suo addestramento a 6 anni. La preparazione avveniva in una casa di addestramento chiamata okiya la cui proprietaria si occupava anche del vitto e dell’alloggio facendo accumulare alla giovane maiko un debito così grande che avrebbe potuto estinguere solo lavorando durante gli anni migliori della sua vita in quella casa.
Le prime geisha moderne apparvero nelle grandi città del Giappone nel 17° secolo ed in realtà erano uomini. Questi ballerini, cantanti e musicisti intrattenevano i clienti che attendevano di essere ricevuti dalle cortigiane, chiamate oiran. Alle porte del 19° secolo, le geisha divennero donne e mantennero il medesimo ruolo di intrattenitrici a cui era severamente vietato di vendere il loro corpo, fatto che avrebbe recato danno economico ai datori di lavoro che destinavano quel ruolo alle oiran. Nonostante questo, alcune geisha vendevano comunque i loro corpi contribuendo ad accentuare la confusione tra i due ruoli. Una geisha sapeva suonare strumenti musicali come il koto o lo shamisen, dilettava i suoi clienti con intricate danze, scriveva e cantava poesie, si muoveva con la massima eleganza e sapeva incantare gli uomini con un’aria di fascino e mistero ma soprattutto incarnava l’ideale di vera femminilità.
Alcune prostitute ispirandosi alle geisha iniziarono ad imitarle, nei modi e nell’abbigliamento offrendo una versione più economica ai clienti che non potevano permettersi il costo dei più costosi servizi forniti nei palazzi delle grandi città. Un’offesa vera e propria per le geisha originali che contribuì ad accentuare la convinzione che i due mondi fossero sovrapposti. Ancora oggi in Giappone possiamo trovare delle geisha, alcune migliaia che incarnano il ruolo più puro di artiste, precedente all’arrivo dei soldati americani. Una professione che si svolge all’interno di case da tè, in cui intrattengono e deliziano i clienti attraverso l’uso delle arti. Luoghi molto costosi da mantenere che lentamente si stanno estinguendo.
1. Una geisha aiuta a sistemare i capelli di un’altra donna in uno stile elaborato, circa 1900-1940
New York Public Library
Geisha e maiko spesso dormivano con il collo su piccoli supporti invece di cuscini per assicurarsi che si svegliassero con i capelli perfetti.
2. Un gruppo di maiko, le giovani apprendiste future geisha, circa 1900-1940
New York Public Library
3. Geisha danzano e suonano
Library of Congress4. Un gruppo di maiko guarda un pescatore al lavoro, circa 1900-1940
New York Public Library
5. Giovani maiko, probabilmente non ancora adolescenti, che si rilassano su una barca, circa 1900-1940
New York Public Library
6. Una geisha aiuta un’altra donna a legare un grande nastro tradizionale chiamato “obi” sulla schiena, 1890 circa
Wikimedia Commons
7. Una geisha esperta insegna a due maiko come suonare il koto, 1911
Wikimedia Commons8. Una geisha intrattiene due clienti suonando lo shamisen. Il fotografo, un americano, ha scritto le parole “paradiso maschile”, circa 1914-1918
Wikimedia Commons
9. Due geisha che giocano, circa 1914-1918
Wikimedia Commons
10. Una geisha nasconde la bocca per ridere educatamente della battuta di un cliente, circa 1955
Three Lions/Getty Images
11. Due oiran, le cortigiane di alta classe che gli uomini incontravano dopo essere stati intrattenuti dalle geishe, 1917
Wikimedia Commons
12. Una geisha, una delle ultime di una razza in estinzione, si erge davanti a una montagna, indossando ancora il tradizionale kimono di un’epoca passata, circa 1965
Adrian Ace Williams/Archive Photos/Getty Images
13. Tre geisha posano per la fotocamera, circa 1890-1900
Wikimedia Commons
14. Una geisha, il cui lavoro è in continua evoluzione, versa un drink nella bocca di un turista americano, circa 1955
Fox Photos/Getty Images
15. Una geisha pratica al cliente un massaggio camminando sulla sua schiena, circa 1955
Fox Photos/Getty Images
16. Diverse geisha eseguono un ballo, circa 1914-1918
Wikimedia Commons
17. Geisha sbirciano da una finestra, cercando di attirare i clienti, circa 1890-1900
Wikimedia Commons
18. Una geisha organizza le calzature all’ingresso di una casa da tè, circa 1955
Orlando/Three Lions/Getty Images
19.Una geisha suona lo shamisen mentre si appoggia a un albero con una amica, 1914
Wikimedia Commons
20. Una fotografia dipinta a mano di una geisha portata da due uomini in una carrozza chiamata kago, circa 1890-1900
Historical Picture Archive/CORBIS/Corbis via Getty Images
21. Un soldato americano balla con una geisha, 1945
Bettmann/Getty Images
22. Un soldato americano abbraccia una “finta” geisha, 1945
George Silk/The LIFE Picture Collection/Getty Images
23. Un gruppo di geisha con i loro strumenti musicali, circa 1890-1900
Wikimedia Commons
24. Tre giovani maiko con abiti tradizionali, circa 1890-1900
Museum of Photographic Arts/Flickr
25. Militari americani che occupano il Giappone scherzano con alcune donne che si dichiarano geisha all’interno di un bar, 1945
George Silk/The LIFE Picture Collection/Getty Images
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