Ciò che si trovava esposto nel Museo Nazionale di Rio de Janeiro, in Brasile, è andato irreparabilmente distrutto in un gravissimo incendio iniziato domenica sera. Le fiamme che hanno infuriato per tutta la notte, hanno devastato migliaia di inestimabili reperti storici, per una perdita che il presidente del Brasile, Michel Temer, ha definito “incalcolabile”.
Della collezione facevano parte tra l’altro, il teschio di Luzia, una donna vissuta circa 12.000 anni fa, che è il più antico essere umano mai scoperto nel Sud America, fossili di dinosauri, mummie egiziane ed il più grande meteorite mai trovato in Brasile, rinvenuto nel 1784.
Il museo istituito nel 1818 dal re João VI del Portogallo, si trasferì nella sua attuale posizione nel 1892. 10.000 metri quadrati contenenti circa 20 milioni di reperti di storia naturale, arte e archeologia che secondo i funzionari potrebbero essere andati quasi tutti distrutti. Il ministro della cultura brasiliano, Sérgio Leitão, ha dichiarato al quotidiano Estado de San Paolo che il fuoco è stato probabilmente causato da un corto circuito elettrico e che il personale del museo era consapevole dei possibili rischi dell’impianto. Inoltre sembra che i vigili del fuoco di Rio de Janeiro abbiano trovato due degli idranti vicini alla struttura, asciutti. Il risultato è quello che conosciamo: una parte importante della memoria brasiliana completamente cancellata.
Un incendio devastante ha distrutto il più antico museo del Brasile
All’interno della struttura si trovavano inestimabili reperti storici
20 milioni di reperti di storia naturale, arte e archeologia sono andati quasi completamente distrutti
Ricardo Moraes/ReutersIl Museo Nazionale di Rio de Janeiro prima dell’incendio
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E quello che resta dopo il disastro
Carl de Souza / AFP
Buda Mendes/Getty Images
Tra i reperti andati distrutti c’è il fossile più antico del Sud America, appartenente ad una donna vissuta 12.000 anni fa
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