Wonder nasce dalla volontà di trasformare in un progetto concreto ciò che avevo studiato e sperimentato durante il mio percorso di studi.
Mi piace definire Wonder un’officina di gioielleria 2.0: un gioiello lontano dalle forme della gioielleria classica e prodotto utilizzando una stampante 3d.
Grazie a queste nuove tecnologie digitali, molte persone come me possono provare a realizzare le proprie idee.
Come per l’appetito che vien mangiando a me l’ispirazione vien viaggiando o disegnando; anche se vi devo confessare che il viaggio a volte lo faccio semplicemente su internet.
Per progettare questi gioielli prendo ispirazioni dalla vita quotidiana, dalle tradizioni di un paese o dalle sensazioni vissute in un viaggio; oppure mi ispiro all’arte ma soprattutto mi piace il design: a volte mi piace sfogliare i cataloghi di arredamento e prendere idee dalle forme dei mobili o delle lampade; mi piace il design perché si basa su quel concetto per il quale la funzione e l’estetica si uniscono e penso che questo sia fondamentale per chi disegna gioielli.
Dopo l’ispirazione vien la progettazione: spesso mi piace disegnare direttamente al computer dove comincio a progettare delle forme che possono essere interessanti da sviluppare. Il metodo che uso è quello del “less is more”: cerco di trovare una forma che rappresenti il concetto che voglio esprimere e la semplifico al massimo fino a ottenere un modulo; voglio sia essenziale e senza tempo. Per me “Il gioiello è quel dettaglio, che fa la differenza”.
Segui Keblog su Google News!