Secondo la Food and Agriculture Organization dell’ONU, 129 milioni di ettari di foresta, un’area di dimensioni quasi equivalenti al Sudafrica, sono stati distrutti dal 1990. Un’area più o meno delle dimensioni di Panama va persa ogni anno.
Circa il 15% di tutte le emissioni di gas serra derivano dalla deforestazione, e innumerevoli specie di piante e animali perdono il loro habitat ogni giorno. Queste sono cifre assolutamente tragiche per la salute del nostro pianeta, e tutto ciò è diventato insostenibile.
Immagine: Ricaro Beliel
Ma cosa fare di fronte ad un simile disastro ambientale? Ognuno di noi può certamente, nel proprio piccolo, adottare uno stile di vita che possa rappresentare un’inversione di tendenza, ma se si è in pochi ci si chiede che differenza faccia qualsiasi sforzo del singolo individuo. Il fotografo brasiliano Sebastião Salgado e sua moglie Lélia Deluiz Wanick Salgado hanno deciso di mostrare cosa può riuscire a fare un piccolo gruppo di persone motivate e volenterose, affrontando attivamente il problema della deforestazione e dando vita ad un processo di rimboschimento.
Immagine: Sebastiao Salgado
Madre Natura è forte e trova sempre il modo di riprendersi, ma solo se trova le giuste condizioni. Salgado è un giornalista molto noto, ha vinto quasi tutti i premi più importanti nel fotogiornalismo e ha pubblicato molti libri. Negli anni ’90, esausto fisicamente ed emotivamente dopo aver documentato le orribili barbarie del genocidio ruandese, è tornato nella sua regione in Brasile, un tempo ricoperta da una lussureggiante foresta pluviale tropicale. Al suo ritorno, è rimasto scioccato nel constatare che la vegetazione era stata rasa al suolo rendendo, l’area sterile e priva di fauna selvatica. Ma sua moglie Lélia credeva che potesse essere riportata al suo antico splendore.
Immagine: institutoterra“La terra era malata come me, tutto era stato distrutto”, ha raccontato Salgado a The Guardian nel 2015. “Solo circa lo 0,5% della terra era coperta di alberi. Poi mia moglie ha avuto l’idea favolosa di ripiantare questa foresta. E quando abbiamo iniziato a farlo, tutti gli insetti, gli uccelli e i pesci sono tornati. Grazie all’aumento degli alberi e della vegetazione, anch’io sono rinato, questo è stato il momento più importante”.
Immagine: institutoterra
Insieme, Sebastião e Lélia hanno fondato Instituto Terra, una piccola organizzazione che dalla sua nascita ha piantato 4 milioni di alberi e riportato in vita la foresta. “Forse abbiamo una soluzione”, ha detto Salgado. “Esiste un essere che può trasformare la CO2 in ossigeno, ed è l’albero. Dobbiamo ripiantare le foreste. Abbiamo bisogno di foreste con alberi nativi, e di raccogliere i semi nella stessa regione in cui li hai piantati o gli animali non verranno. E se pianti alberi che non appartengono a quell’area, gli animali non vengono e la foresta tace”.
Immagine: institutoterra
E così, dopo aver piantato gli alberi assicurandosi che fossero originari di quella terra, l’area ha ripreso vita. La fauna è tornata, dove c’era un silenzio mortale ora c’è una sinfonia di richiami di uccelli e di insetti che ronzano.
Immagine: institutoterra
In tutto sono ritornate circa 172 specie di uccelli, 33 specie di mammiferi, 293 specie di piante, 15 specie di rettili e 15 specie di anfibi, un intero ecosistema ricostruito da zero.
Immagine: institutoterraImmagine: Sebastião Salgado
Il progetto ha ispirato milioni di persone perché ha dato un esempio concreto di quello che si può fare e mostrando quanto velocemente l’ambiente possa guarire con il giusto approccio.
Immagine: Weverson Rocio
Immagine: Sebastião Salgado
“Dobbiamo ascoltare le parole della gente del posto”, ha spiegato Salgado. “La natura è la terra e tutti gli esseri viventi, e se non ci prenderemo cura del nostro pianeta, temo che saremo spacciati”.
Immagine: YASUYOSHI CHIBA
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Se i governi mondiali, destinassero un pò di denaro nelle riforestazioni, il pianeta vivrà molto più a lungo, e l’essere umano non si estinguerà.
Straordinaria opera di risanamento ambientale . Auguri di buon sig.ri siete stati un fenomeno vivente, ed esempio da documentare a tutto il mondo.Grazie di esistere .
Oltre agli alberi, direi anche parecchio cemento in più.
Sembra Milano 8 🙂
Dove lo vede tutto questo cemento in più? Forse due o tre case in più, poca cosa in confronto al verde ricreato.
Ma che t’aspetti da uno che si chiama Eros e parla di Milano?
il titolo non mi piace: definire un grande fotografo come Salgado e la moglie come “marito e moglie”, come fossero perfetti sconosciuti, è a mio avviso non corretto
Ogni milione di uomini troviamo una perla. Grazie
l’effetto serra è causato maggiormente dall’inquinamento dei mari
stupende persone.
Chi bombarda spiana città’ e genti poi tutto da rifare e cosi x madre natura…