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Scienziati ricostruiscono 39 volti di personaggi dell’antichità da Tutankhamon a Gesù, e alcuni ti sorprenderanno

Chi non sarebbe curioso di vedere il vero volto di Gesù, di Tutankhamon o di altri personaggi dell’antichità? Fortunatamente, la nostra capacità di ricostruire le sembianze di persone morte da molto tempo, nota come ricostruzione facciale, ha fatto degli enormi progressi negli ultimi decenni. Grazie a potenti software, studi sul DNA e tecnologie avanzate come la stampa 3D, il margine di errore nei volti ricostruiti scientificamente si sta riducendo sempre più. Il risultato è una serie di straordinari ritratti assolutamente realistici di persone vissute migliaia e migliaia di anni fa.

Ma come fanno gli esperti a creare queste ricostruzioni facciali e perché le fanno? Scopritelo più sotto, insieme alle sorprendenti ricostruzioni di volti di personaggi famosi e anonimi. E non dimenticate che la classifica la decidete voi mettendo mi piace sotto vostre preferite!


La ricostruzione facciale è un delicato equilibrio tra scienza e arte. Se questo equilibrio si rompe e l’approccio prende una direzione a discapito dell’altra, il risultato ne risente. Un approccio troppo scientifico e le facce sembreranno sterili e poco realistiche. Lascia che l’arte prenda il sopravvento e le ricostruzioni facciali potrebbero essere scientificamente inaccurate.

Come vengono ricostruiti i volti del passato

Scienziati e artisti usano spesso un teschio stampato in 3D partendo da resti di antichi umani o, se sono fortunati, da un intero cranio. Poi, esaminano ogni dettaglio possibile: datazione al radiocarbonio, studio dei denti e analisi del DNA per determinare il colore degli occhi, della pelle e dei capelli del soggetto.

Alcuni ritratti sono fatti usando solo un computer, altri sono ricostruiti in tre dimensioni da artisti che usano argilla e materiali simili per applicare le scoperte delle analisi scientifiche. Questi artisti usano misure precise e la loro conoscenza dei muscoli facciali per ricostruire un volto accurato.

A volte viene creata una copia esatta di un teschio, essendo ovviamente necessario conservare l’originale, attraverso un processo che include scattare molte foto, effettuare rendering digitali e stampe 3D (o tradizionale forme per stampi). Si tratta delle stesse tecniche utilizzate dai tecnici forensi per identificare le vittime di omicidi.

Una ricostruzione facciale può richiedere centinaia di ore, il che porta a sollevare una domanda: vale la pena farlo? Nel caso di un’indagine per omicidio, le ricostruzioni si rendono necessarie quando non ci sono tracce di DNA, informazioni sui denti o fotografie. Quando l’identità è veramente sconosciuta, ricostruire la faccia di una vittima può aiutare a risolvere un caso.

E per le persone vissute nell’antichità? Perché vengono eseguite le ricostruzioni facciali?

Riportare in vita la storia

Gli umani sono creature molto visive. Alcuni di noi devono vedere qualcosa prima di crederci. Osservare il volto di qualcuno che è stato ricostruito da un pezzo di osso può aiutarci a visualizzare, e quindi comprendere, la nostra storia evolutiva in modo più chiaro.

Ma a parte ciò, la ricostruzione di volti del passato è semplicemente molto, molto interessante. Certo, ci sono informazioni importanti che si possono recuperare dallo studio delle ossa dei nostri antenati. Possiamo sapere se sono morti a causa di una certa malattia, possiamo sapere che tipo di lavoro facevano, possiamo determinare cosa mangiavano e se erano nativi dell’area in cui sono state trovate le loro ossa.

Queste sono tutte grandi scoperte, ma vedere le espressioni facciali di queste persone è molto più coinvolgente perché fa entrare in gioco l’umanità.

Quanto sono accurate le ricostruzioni facciali?

Possiamo sostenere che l’accuratezza dei volti ricostruiti è al massimo storico, ma probabilmente non ci sarà mai un modo per rendere queste ricostruzioni facciali accurate al 100%. Ad oggi, non esiste un protocollo standardizzato per crearle. Due tecnici forensi non realizzeranno esattamente la stessa ricostruzione facciale partendo dalle stesse informazioni.

Usando i teschi come base, gli scienziati possono determinare il posizionamento degli occhi, la sporgenza del naso, la dimensione della bocca, l’arcata sopraccigliare e la mascella. I muscoli sono un po’ più difficili, ma sappiamo dove sono e come si comportano sotto la pelle. Quando abbiamo il DNA, possiamo sapere il colore e il tono della pelle.

I marcatori di tessuti vengono usati per determinare quanto sottile o spessa deve essere la pelle. Gli scienziati effettuano queste misurazioni da scansioni TC di persone viventi di diverse etnie.

Anche con le molte analisi effettuate, ci sono delle variabili fisiche che non possono essere dedotte esaminando un teschio, come espressioni, cicatrici, peli sul viso o tatuaggi. Queste sono cose che ci distinguono ulteriormente gli uni dagli altri.

Il futuro della ricostruzione facciale

Considerati gli enormi progressi ottenuti e dove siamo arrivati, è difficile immaginare ulteriori miglioramenti in questo campo. Ma, come per tutte le cose, più ci esercitiamo e più impariamo. La ricostruzione facciale è ancora una scienza abbastanza nuova. Con il tempo scopriremo nuovi indicatori biologici e saranno disponibili software ancora più avanzati. Ma per ora, la mancanza di un modello standardizzato crea risultati diversi per gli stessi input di dati. Capire come consolidare il processo e consentire un’interpretazione meno creativa in certe situazioni potrebbe cambiare tutto.

Al momento, l’utilizzo di volti ricostruiti come prove concrete nei casi giudiziari non è consentito. Se inizieremo a ricostruire i volti con una precisione ancora maggiore, un giorno potrebbero forse essere ammessi nei tribunali.

Per ora, possiamo creare un’immagine nel passato e questo ci sta aiutando a capire meglio la nostra storia evolutiva.

#1 Meritamun

La mummia antica 2.000 anni conosciuta come "Meritamun" è stata riportata "in vita" utilizzando la più recente tecnologia. Gli scienziati dell'Università di Melbourne hanno usato il suo cranio per scoprire che l'età di Meritamun era tra i 18 e i 25 anni, era alta circa 162 cm ed era anemica. Sfortunatamente, non sono riusciti a scoprire la causa della morte perché il resto del suo corpo non fu mai recuperato. Per ricostruire il volto di Meritamun, i ricercatori hanno utilizzato la ricerca medica, la scienza forense, la tomografia computerizzata (CT), la stampa 3D, l'egittologia e l'arte.

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#2 Ava

Ava era una donna dell'Età del Bronzo che visse 3.700 anni fa. È stata trovata in una tomba insolita per il suo tempo. Invece di essere sepolta nel terreno, come gli altri, il sepolcro di Ava era scolpito nella roccia, il che suggerisce il fatto che si trattasse di una persona importante. L'archeologa scozzese Maya Hoole e il tecnico forense Hew Morrison hanno collaborato per ricreare il volto di Ava utilizzando sofisticati software e grafici della profondità dei tessuti.

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#3 Regina Huarmey

Nel 2012, nel nord-ovest del Perù, è stata scoperta una tomba durante da un gruppo archeologico polacco durante degli scavi. Questa sepoltura, propria della cultura nativa americana dei Wari (in seguito l'Impero degli Incas), fu una vera scoperta per gli scienziati perché era scampata ai saccheggi. Nella tomba sono stati trovati i resti di 58 nobildonne di età diverse, sepolte con un lusso straordinario.

Una donna, in particolare, chiamata Regina Huarmey (Huarmey Queen), fu seppellita in modo più stravagante di altre. Fu messa a riposare in compagnia di gioielli e altri oggetti preziosi, tra cui orecchini d'oro, un calice d'argento, un'ascia cerimoniale di rame e tessuti costosi. A quei tempi, i tessuti erano considerati più preziosi dell'oro e dell'argento a causa della quantità di lavoro e tempo (da una a tre generazioni) necessari per tesserli.

Dopo un attento esame, è stato rivelato che Huarmey Queen trascorreva la maggior parte del suo tempo seduta, e che faceva lavorare la parte superiore del corpo praticando la tessitura. Era anche evidente che questa donna era di grande importanza per la sua competenza in materia perché la sua tomba era piena di strumenti per tessere realizzati in oro.

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    #4 Donna di Whitehawk

    La donna Whitehawk visse circa 5.500 anni fa. I ricercatori la trovarono nel 1933 vicino a quello che ora è l'ippodromo di Brighton, nel Regno Unito, ma è solo ora che una ricostruzione facciale ci mostra il suo aspetto.

    La donna Whitehawk era alta circa 1,45 metri, piuttosto bassa anche per una donna neolitica. Non aveva alcun segno di malattia, e poiché sono state trovate sul suo bacino le ossa di un neonato, gli archeologi ritengono probabile che sia morta durante il parto insieme al figlio.

    Fu seppellita con due corone di pastore, un tipo di fossile che si riteneva portare fortuna, e due piccoli ciondoli di gesso con perforati, artefatti che anch'essi volevano scacciare il male.

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      #5 Tutankhamon

      Ricostruzione volti del passato

      Ecco il famoso re Tutankhamon, faraone dell'antico Egitto, morto nel 1323 a.C., ricostruito nel 2005.

      Tutankhamon aveva nove anni quando divenne Faraone e regnò per circa dieci anni. La sua tomba nella Valle dei Re era quasi completamente intatta quando fu scoperta ed è la più antica tomba reale egizia mai scoperta.

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        #6 Madre biologica di Re Tutankhamon, probabilmente Nefertiti

        Le analisi del DNA hanno rivelato che una mummia conosciuta come la "Giovane Signora" è la sorella di Akhenaton (il padre di Tutankhamon) e madre di Tutankhamon. Sebbene la sua identità non sia stata completamente verificata, molti credono che i resti appartengono alla regina Nefertiti, la Grande Sposa Reale di Akhenaton. La paleontologa Élisabeth Daynès ha usato una scansione della "Giovane Signora" per ricostruire un busto della regina egizia.

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        #7 Uomo neolitico di Stonehenge

        Questa ricostruzione facciale di un uomo del neolitico si basa sullo scheletro di un maschio adulto rinvenuto nel 1863 a Winterbourne Stoke, nel Wiltshire. Gli esperti hanno utilizzato l'analisi scheletrica per ricreare l'aspetto di quest'uomo di circa 40 anni che visse 5.500 anni fa, 500 anni prima della costruzione del primo monumento a Stonehenge.

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        #8 Adelasius Elbachus

        Ricostruzione volti del passato

        Un giovane uomo svizzero che visse nell'VIII secolo d.C. è stato chiamato dai ricercatori Adelaziy Elbakhusom (Adelasius Ebalchus). Il suo scheletro indica malnutrizione e infezioni croniche. Ma i suoi denti erano sani, uniformi e belli, cosa rara per quel tempo. Ecco perché è stato fatto quasi sorridere nella ricostruzione del volto.

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          #9 Un dublinese di 500 anni fa

          Ricostruzione volti del passato

          Nel 2014, gli archeologi hanno recuperato i resti di un uomo morto circa 500 anni fa. Era uno dei 4 scheletri trovati, tutti mostravano segni di malnutrizione infantile e pesanti lavori manuali, il che suggerisce che tutti erano poveri. Dato che uno dei teschi era ben conservato, lo hanno usato per ricostruire l'uomo di 500 anni fa.

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            #10 Enrico IV di Francia

            Enrico IV di Francia fu re di Francia dal 1589 fino al 1610, quando fu assassinato da un fanatico cattolico. Era anche conosciuto come Enrico il Grande e amato per la sua attenzione al benessere dei suoi sudditi. Philippe Froesch ha creato una ricostruzione facciale forense 3D CGI (immagine generata al computer), usando le informazioni fornite dal suo cranio.

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              #11 Jane di Jamestown

              Jane era una ragazzina di circa 14 anni che fu mangiata dai suoi concittadini di Jamestown del 17° secolo. Il suo cranio mutilato e l'osso della gamba mozzata sono stati trovati nel 2012, in mezzo a ossa di animali macellati e altri resti di cibo, in una cantina di Jamestown. Il dottor Douglas Owsley, capo antropologo forense presso il Museo Nazionale di Storia Naturale della Smithsonian Institution, ha esaminato le ossa e ha stabilito che i tagli e i segni su di esse provenivano da un tentativo di separare tessuto e cervello dalle ossa. Owsley concluse che si trattava di un caso di cannibalismo perché i segni erano simili a quelli presenti in altri casi di cannibalismo e per il fatto che la popolazione di Jamestown stava morendo di fame durante l'inverno del 1609-1610.

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                #12 Context 958

                A questo individuo che visse 700 anni fa è stato dato il nome di Context 958 dai ricercatori che hanno ricostruito la vita e il volto di quest'uomo analizzando le sue ossa e i suoi denti. Context 958 è parte di un'ampia ricerca dell'Università di Cambridge che mira a comprendere il modo in cui le persone vivevano e morivano nel medioevo. "Context 958 viveva probabilmente nell'Ospedale di San Giovanni, un'istituzione caritatevole che forniva cibo e un posto in cui vivere a una dozzina di cittadini indigenti", ha detto John Robb, membro del gruppo di ricerca. La squadra ha anche stabilito che aveva circa 40 anni quando è morto e ha vissuto una vita laboriosa, a giudicare dai segni di usura sul suo scheletro.

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                  #13 Maria Stuarda

                  Maria Stuarda fu regina di Scozia tra il 1542 e il 1567 e aveva solo 6 giorni quando salì al trono. Trascorse i suoi ultimi 18 anni sotto la custodia della regina Elisabetta d'Inghilterra, dopo di che Maria fu accusata di un complotto per assassinare Elisabetta nel 1586 e, dopo essere stata dichiarata colpevole, giustiziata. Aveva 44 anni al momento della sua esecuzione. Gli esperti dell'Università di Dundee hanno raccolto tutti i ritratti disponibili di Maria Stuarda per ricreare un'immagine 3D di com'era durante il suo regno.

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                    #14 Donna di Neanderthal

                    I resti di questa donna di Neanderthal ricostruita sono stati trovati in una grotta a Gibilterra. È vissuta almeno 30.000 anni fa e potrebbe essere stata tra gli ultimi Neanderthal in Europa.

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                      #15 Gesù di Nazaret

                      Usando l'antropologia forense e non la controversa Sindone di Torino, scienziati britannici e archeologi israeliani hanno ricostruito quella che ritengono sia l'immagine più precisa di Gesù, il volto più famoso (nelle sue raffigurazioni tradizionali) della storia umana.

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                      #16 Donna di Patcham

                      La donna di Patcham, che visse nel 250 d.C. durante l'era romano-britannica, potrebbe essere stata assassinata.

                      I suoi resti furono scoperti nel 1936, quando degli operai stavano scavando dei fossati per la posa di scarichi a Patcham, un'area di Brighton & Hove. Morì quando aveva tra i 25 e i 35 anni, come dimostra un'analisi scheletrica. Probabilmente aveva la pelle chiara, gli occhi azzurri e i capelli biondi.

                      Sebbene fosse stata normalmente sepolta, non c'erano beni normalmente presenti nelle tombe. È stata trovata con un chiodo conficcato nella parte posteriore del cranio, e chiodi sparsi intorno alle ginocchia. Inoltre, è stato trovato un misterioso scheletro di uomo che giaceva con lei.

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                        #17 Estrid Sigfastsdotter

                        Ricostruzione volti del passato

                        Si presume che questa sia Estrid Sigfastdotter, una donna che visse nell'XI secolo d.C. Era influente e ricca, e viveva vicino a Stoccolma, a Taby. Una serie di pietre runiche trovate nel luogo di sepoltura racconta la sua vita e la sua famiglia.

                        Ha vissuto molto a lungo per quei tempi, circa 80 anni, nonostante il fatto che nell'era vichinga l'aspettativa di vita fosse di soli 35 anni. La ricostruzione facciale è stata realizzata partendo dai resti trovati vicino alla pietra runica, istituita in onore del suo primo marito, che morì a Bisanzio.

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                          #18 Maria Maddalena

                          In un paese medievale nel sud della Francia, una basilica custodisce i presunti resti umani di Maria Maddalena. Gli scienziati hanno ricostruito il suo volto partendo da un teschio, non era consentito loro di toccarlo e quindi hanno usato centinaia di foto del cranio.

                          Maria Maddalena è stata a lungo una figura controversa all'interno della chiesa cattolica. A partire dal V secolo, fu descritta come una prostituta, e alcuni scritti la descrivono anche come la compagna di Gesù.

                          In un'intervista del 2004 con il National Geographic, la professoressa di Harvard Karen King, esperta di divinità, ha osservato che l'unica prova conclusiva del ruolo di Maddalena la indica come seguace di Gesù. King sostiene che Maddalena potrebbe aver avuto un ruolo cruciale nello sviluppo delle basi del cristianesimo.

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                            #19 Nebiri

                            Un nobile egiziano di 3.500 anni fa, Nebiri, è stato recentemente "resuscitato" usando la moderna medicina forense. L'antico dignitario egiziano visse durante la XVIII dinastia sotto il regno del faraone Thutmose III.

                            Nebiri fu scoperto dall'egittologo italiano Ernesto Schiaparelli nella Valle delle Regine a Luxor intorno al 1904, ma la sua tomba saccheggiata conteneva solo la sua testa mummificata e diversi vasi riempiti con i suoi organi.

                            Come sappiamo, l'imbalsamazione era una pratica comune per gli egiziani; tuttavia, la sua testa mummificata aveva qualcosa in più. Dal grasso animale alla resina di conifere, sembra che tutti gli antibatterici naturali trovati sul suo cranio siano stati importati, perché le piante utilizzate non erano originarie del luogo.

                            Questo tipo di imbalsamazione è stato riscontrato nei bisnonni di Tutankhamon, Yuya e Thuya. Questo lascia supporre che Nebiri era una persona davvero importante.

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                              #20 Maximilien De Robespierre

                              Maximilien de Robespierre fu un politico e avvocato francese, noto soprattutto per il suo ruolo nella Rivoluzione francese (1789 - 1799) e nel Regno del Terrore. Fu giustiziato con la ghigliottina il 28 luglio 1794 all'età di 36 anni.

                              Gli scienziati hanno usato la sua maschera mortuaria, oltre a documenti storici che dettagliavano la storia medica di Robespierre per ricostruire il suo volto e determinare le malattie di cui ha sofferto.

                              Diversi test clinici vennero descritti da testimoni dell'epoca: problemi di vista, sangue dal naso ("ricopriva il suo cuscino di sangue fresco ogni notte"), ittero ("pelle e occhi di colore giallo"), astenia ("stanchezza continua"), ricorrenti ulcere alle gambe e frequenti malattie della pelle del viso associate a cicatrici di una precedente infezione da vaiolo. Gli storici ipotizzano che abbia sofferto di sarcoidosi. Soffriva anche di tic permanenti agli occhi e alla bocca. I sintomi peggiorarono tra il 1790 e il 1794. Il giorno prima della sua decapitazione, Robespierre subì una ferita da arma da fuoco alla mascella in circostanze dubbie.

                              La maschera mortuaria di Robespierre

                              Ricostruzione volti del passato - maschera RobespierrePhilippe CharlierEmail, Philippe Froesch

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                                #21 Uomo di Cro-Magnon

                                Resti dell'uomo Cro-Magnon sono stati trovati in Francia, ma questa specie visse probabilmente anche a Brighton, Regno Unito, sulla base di scoperte archeologiche.

                                I Cro-Magnon furono i primi Homo Sapiens che vissero in Europa da circa 40.000 a 10.000 anni fa, durante il Paleolitico superiore. "Secondo recenti ricerche sul DNA, i primi Cro-Magnon come questo avevano una pelle molto scura", ha spiegato a Live Science Oscar Nilsson, un tecnico forense svedese che ha ricostruito questo volto.

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                                  #22 Uomo di Cheddar

                                  Conosciuto come Uomo di Cheddar, questo è il più antico inglese ad aver avuto il sequenziamento del proprio patrimonio genetico. L'uomo di Cheddar visse 10.000 anni fa; il suo scheletro fu dissotterrato in una grotta a Cheddar Gorge, Regno Unito, nel 1903. Analizzando il suo genoma si ritiene avesse la pelle scura e gli occhi azzurri.

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                                    #23 Niccolò Copernico

                                    Ricostruzione volti del passato

                                    Copernico fu uno dei più brillanti matematici e astronomi dell'era rinascimentale, formulò un modello dell'universo che collocava il Sole, piuttosto che la Terra, al centro. Morì all'età di 70 anni. Un team forense in Polonia ha ricostruito il suo volto dai suoi resti.

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                                      #24 Arish

                                      Ricostruzione volti del passato

                                      Arish visse a Cartagine (nell'attuale Tunisia) 2.500 anni fa e aveva 19-24 anni quando morì. I ricercatori hanno utilizzato tecniche di investigazione forense e dermoplastica per ricostruire l'aspetto di Arish quando era vivo.

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                                        #25 Uomo di Stafford Road

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                                        L'uomo, muscoloso e robusto, aveva più di 45 anni quando morì ed era alto circa 1,75 m. I ricercatori ritengono che, poiché le cure dentistiche non erano quelle di oggi, probabilmente è morto per complicazioni da mal di denti perché aveva numerosi ascessi dentali, incluso uno gigantesco nella sua mascella superiore anteriore, che poteva avergli avvelenato il sangue o provocato un infarto.

                                        L'uomo di Stafford Road aveva sepolto con se un discreto corredo: teneva un coltello nella mano destra, c'era una fibbia di borsa vicino all'anca destra e la sua tomba conteneva diverse armi, a indicare che probabilmente era un guerriero.

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                                          #26 Antonio di Padova

                                          Sant'Antonio da Padova era un prete cattolico nato nel 1195 a Lisbona, in Portogallo, da una ricca famiglia. Morì all'età di 35 anni a Padova. I suoi contemporanei gli riconobbero una grande devozione e amore per i poveri e gli ammalati, e delle grandi doti di predicatore. Per questo, Antonio fu uno dei santi più rapidamente canonizzati nella storia della Chiesa. Oltre dei poveri e degli oppressi, è il santo patrono degli oggetti smarriti. Nel 2014 i ricercatori forensi dell'Università di Sant'Antonio di Padova, negli USA, hanno collaborato per ricreare l'immagine del suo volto da una copia digitale del suo cranio. Hanno usato un programma 3D di ultima generazione per ricostruire i lineamenti di Antonio in quella che affermano essere "una delle ricostruzioni più fedeli del volto di Sant'Antonio".

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                                            #27 L'arciere della Mary Rose

                                            La Mary Rose era una nave da guerra della marina inglese del re Enrico VIII, che affondò nel 1545 mentre conduceva un attacco alla flotta francese. 500 anni dopo, la nave e la maggior parte del suo equipaggio furono recuperati e gli scienziati ne esaminarono i resti. Sebbene le alghe e altre creature hanno reso difficile l'analisi degli scheletri, il team di ricerca è riuscito a cogliere diverse caratteristiche di questo particolare uomo. Hanno stabilito infatti che il suo ruolo nella nave era di arciere, ed era alto circa 183 cm. Hanno anche creato una stampa 3D del suo cranio, che è stata poi utilizzata per ricostruire il suo volto.

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                                              #28 John De Strivelyn

                                              Ricostruzione volti del passato

                                              John de Strivelyn (noto anche come John Stirling) era un cavaliere scozzese medievale morto nel 1378. Le sue spoglie furono rinvenute nel castello di Stirling, sotto una cappella reale del XII secolo appena scoperta. L'Università di Dundee ha lavorato sui resti di John per ricreare un'immagine tridimensionale del suo volto. Hanno usato le più recenti tecniche di scansione digitale e di ricostruzione.

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                                                #29 Uomo dell'Età del Ferro

                                                Questo uomo dell'Età del Ferro visse tra i 2.400 e i 2.200 anni fa. Fu trovato nel 1968 non troppo lontano da Brighton, nel Regno Unito, vicino al centro commerciale Holmbush. L'uomo di Slonk Hill aveva la pelle chiara, i capelli castani o neri e gli occhi castani. Fu sepolto in una posizione semi-rannicchiata e adagiato su un grosso letto di conchiglie di cozze e cirripedi.

                                                L'uomo di Slonk Hill fu anche sepolto con la corona di un pastore, proprio come la donna di Whitehawk 3000 anni prima.

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                                                #30 Uomo dell'Età del Rame, vissuto circa 3.700 anni fa

                                                Ricostruzione volti del passato

                                                Lo scheletro di questa persona ha mostrato segni di malnutrizione e anemia. L'uomo è morto quando aveva circa 25–35 anni.

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                                                  #31 Johann Sebastian Bach

                                                  Johann Sebastian Bach (1685-1750) fu un compositore e musicista del periodo barocco, considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi. L'antropologa scozzese Caroline Wilkinson ha preso le misure delle ossa facciali di Bach per ricreare un'immagine tridimensionale di come doveva essere il volto del compositore.

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                                                    #32 Vichingo

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                                                    Quest'uomo, presumibilmente un vichingo svedese, visse all'inizio dell'XI secolo. Per la ricostruzione del suo volto, è stato possibile raccogliere la quantità necessaria di DNA e ricreare la pelle chiara, i capelli rossi e gli occhi azzurri. È morto all'età di circa 45 anni.

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                                                      #33 Una ragazza medievale di Edimburgo

                                                      Questa ragazza è una delle 400 persone trovate nel cimitero della chiesa di South Leith, nel quale si stava scavando per i lavori di preparazione per i tram di Edimburgo nel 2009. Gli esperti hanno analizzato i resti della donna e stimano che la sua età era compresa tra i 25 e i 35 anni, la sua altezza era di 148 cm, 4 centimetri più bassa dell'altezza media di una donna medievale nella stessa popolazione.

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                                                        #34 Roberto I di Scozia

                                                        Roberto I fu re di Scozia dal 1306 fino alla sua morte nel 1329, nonché uno dei più famosi condottieri della sua generazione. Guidò l'esercito contro l'Inghilterra nella prima guerra d'indipendenza scozzese e riuscì a riconquistare il posto della Scozia come paese indipendente. Roberto I è considerato ancora oggi un eroe nazionale in Scozia. Nel 2016, gli storici dell'Università di Glasgow hanno collaborato con l'Università John Moores di Liverpool per ricostruire il volto di Robert in quanto le rappresentazioni visive del Re erano scarse. Hanno usato i calchi da quello che si crede sia il teschio di Robert per realizzare una ricostruzione 3D. Sebbene ci sia qualche incertezza sul fatto che il cranio appartenga veramente a King Robert, gli storici sono abbastanza sicuri che sia il suo cranio.

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                                                          #35 Uomo del Medioevo in Svezia

                                                          Ricostruzione volti del passato

                                                          I risultati dei test effettuati dai ricercatori indicano che quest'uomo visse tra il 1470 e il 1630. Tuttavia, l'analisi del suo scheletro mostra che soffriva del cosiddetto os acromiale, un difetto nelle ossa della spalla dovuto evidentemente ad una prolungata attività di tiro con l'arco longbow. Quindi, è possibile restringere il lasso di tempo al 1470-1540, perché i longbow passarono gradualmente di moda durante la metà del XVI secolo.

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                                                            #36 Dawn

                                                            Ricostruzione volti del passato

                                                            Dawn, un'adolescente del periodo mesolitico, circa 7.000 a.C.

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                                                              #37 Birger Jarl

                                                              Ricostruzione volti del passato

                                                              Birger Magnusson fu sovrano di Svezia dal 1248 fino alla sua morte, avvenuta il 1° ottobre 1266, a Västergötland, in Svezia.

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                                                                #38 Riccardo III d'Inghilterra

                                                                Riccardo III d'Inghilterra fu re d'Inghilterra tra il 1483 e il 1485. Fu una figura di spicco durante la Guerra delle Due Rose e la battaglia di Bosworth Field, dove morì a 32 anni. Questa fu l'ultima decisiva battaglia del conflitto tra le famiglie di Lancaster e York. Dei suoi resti non si seppe nulla per più di 5 secoli (si credeva fossero stati gettati nel fiume Soar) per poi essere scoperti nel 2012, in un parcheggio municipale di Leicester. Hanno usato il teschio e campioni di DNA per fare una ricostruzione 3D del suo viso. È stata utilizzata un software per aggiungere tessuto muscolare alla scansione del cranio e il risultato è stato trasformato in un modello di plastica.

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                                                                  Robert Burns (1759-1796) era un poeta e scrittore scozzese noto per opere come "Auld Lang Syne" e "La battaglia di Sherramuir". Morì all'età di 37 anni a Dumfries, in Scozia. I ricercatori hanno utilizzato il suo cranio per ricreare una riproduzione 3D del suo volto.

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                                                                    2. La Sindone di Torino è controversa solo all’esame dell’isotopo dell’uranio, esame inutile perché la fusione della cassa di piombo durante il primo incendio nel medioevo (che ha bruciato alcuni punti, ha impregnato il tessuto di vapori di piombo che falsificano il tenore degli isotopi di uranio originali. Ma le analisi hanno anche dimostrato, e quasi nessuno sembra farci caso, che l’impronta totale del corpo non è fatta ne dal sudore ne dal sangue, ma da una bruciatura del tessuto dovuta ad un calore fortissimo ma di soli pochi millesimi di secondo, come se fosse una radiografia fatta dall’interno del lenzuolo verso l’esterno, con raggi potentissimi che, appunto, hanno bruciato il lenzuolo.