Tutti i bambini amano giocare a nascondino, e sanno che questo gioco è accompagnato da una rigida serie di regole. I giocatori non possono scambiarsi di ruolo a metà del gioco, per esempio, e chi si nasconde deve restare fermo per non farsi trovare. Ora, gli scienziati hanno scoperto che i topi di laboratorio possono imparare rapidamente le regole del nascondino e che, per quello che hanno osservato, si divertono veramente a giocare con le persone.
Il neuroscienziato Michael Brecht dell’Università Humboldt di Berlino ha avuto l’idea per il suo esperimento da YouTube. “Ci sono molti video su YouTube di proprietari di animali domestici che affermano che i loro animali adorano farlo”, ha detto. Sebbene sia risaputo che i topi possono risolvere dei rompicapi, il nascondino è un gioco molto più elaborato, e Brecht si è chiesto se riuscissero davvero farlo.
Degli scienziati tedeschi hanno insegnato ai topi a giocare a nascondino per studiarne il comportamento
Immagine: Humboldt-Universität Berlin
Lui e i suoi colleghi hanno quindi allestito una sala di 30 metri quadrati dotandola di rifugi di cartone e una serie di scatole realizzate in plastica opaca e trasparente. Hanno creato sette nascondigli per i topi e tre nascondigli per una persona designata dallo studio per giocare con i topi, Annika Stefanie Reinhold, neuroscienziata dell’Università Humboldt.
Avendo sempre vissuto all’interno di gabbie, c’è voluto un po’ di tempo affinché i sei giovani topi maschi dell’esperimento si sentissero a proprio agio nella spaziosa stanza. Ma una volta adattatisi, erano pronti a giocare.
Immagine: ambako The Jaguar (foto generica)
Ogni partita iniziava con un topo all’interno di una scatola coperta. Quando il topo era il “cercatore”, Reinhold chiudeva la scatola, si nascondeva, e apriva poi il coperchio con un telecomando. Dopo la fase di addestramento, il topo sapeva che quello era il momento per saltare fuori dalla scatola e andare a cercare Reinhold. Quando la trovava, Reinhold ricompensava il topo accarezzandolo e solleticandolo. Non veniva offerto cibo ai topi. Quando il topo doveva nascondersi, Reinhold lasciava aperta la scatola e si accovacciava accanto ad essa mentre il topo saltava fuori e correva verso uno dei suoi sette nascondigli.
Immagine: Sue (foto generica)In 2 settimane, cinque topi su sei hanno imparato a giocare a nascondino, e non a passare da un ruolo all’altro durante una partita. In una seconda serie di esperimenti, un altro ricercatore ha insegnato ad altri quattro topi a giocare.
“Molti scienziati pensano che ciò sia banale, ma si tratta di comportamenti molto complessi perché i topi assumono ogni volta ruoli diversi, rispettano le regole ed elaborano addirittura delle strategie su dove nascondersi”, dice Brecht.
Immagine: Marco Nedermeijer (foto generica)
Alcuni dei comportamenti dei topi hanno suggerito persino la capacità di immaginare il punto di vista di un altro individuo, una capacità cognitiva di livello superiore. Ad esempio, mentre Reinhold cercava, i topi correvano spesso verso un nascondiglio in cui lei aveva già guardato, come se stessero immaginando che non avrebbe cercato lì di nuovo.
Immagine: David Ascher (foto generica)
I topi preferivano anche nascondersi nelle scatole opache, piuttosto che in quelle trasparenti. Non solo, mentre si nascondevano restavano in silenzio, quando invece erano cercatori emettevano degli squittii ultrasonici. Tutto ciò suggerisce che questi animali potrebbero essere in grado di considerare il punto di vista di un altro, spiega Brecht.
Immagine: Mike (foto generica)
Il team ha cercato anche di capire se i topi giocassero per divertimento o per le coccole.
Brecht afferma che diversi indizi indicano che lo facessero per puro divertimento. Quando i topi trovavano i ricercatori, ad esempio, facevano una sorta di saltelli di gioia. “È qualcosa che molti mammiferi fanno quando si divertono, come conigli, agnelli e gli umani”, dice Brecht. Inoltre, i ratti spesso scappavano in un nuovo nascondiglio dopo essere stati trovati, prolungando la durata del gioco e rimandando la loro ricompensa.
Immagine: Mariposa Veterinary Wellness Center (foto generica)Grazie ad esperimenti come questi, gli scienziati hanno capito che negli animali sono presenti almeno dei rudimenti di praticamente tutto ciò che gli umani fanno.
Immagine: Tambako The Jaguar (foto generica)
Ecco il video dell’esperimento:
Ed ecco uno dei video che ha ispirato gli scienziati per l’esperimento:
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