La storia del cinema è costellata da pellicole campioni di incassi. Film che tutti conoscono, ritenuti ormai iconici, ma che incredibilmente hanno rischiato di non essere realizzati. Sceneggiature in cui nessuno credeva o pellicole considerate troppo difficili da produrre. Per fortuna, grazie alla volontà di qualcuno, ma a volte per un semplice colpo di fortuna, alla fine, questi film sono stati girati e si sono rivelati enormi successi.
1. Titanic (1997)
Durante le riprese di Titanic, il regista James Cameron si è guadagnato il titolo di “uomo più spaventoso di Hollywood”. Il film fu girato in 160 giorni, invece che nei 138 previsti e costrinse gli attori a lunghe sedute in acqua fredda, tanto che molti finirono ammalati e con infezioni ai reni, oltre a tre stuntman che si ruppero le ossa durante le riprese. Kate Winslet, nonostante avesse supplicato Cameron di darle la parte di Rose, ha dichiarato in seguito che non avrebbe mai più lavorato con il regista se non per un compenso esageratamente alto. Ad un certo punto delle riprese, qualcuno della troupe, ma il colpevole non è stato mai individuato, ha messo una droga chiamata polvere d’angelo nella zuppa destinata ad attori, macchinisti e allo stesso regista. A causa della sostanza 50 persone finirono in ospedale. Come è noto, Titanic dura 3 ore e 15 minuti e quando Cameron sentì che i capi dello studio volevano tagliare il film perché era “troppo lungo”, minacciò di andarsene. Ovviamente la spuntò. Il film è stato un successo, ha vinto 11 oscar ed è stato campione nei botteghini, il secondo con incassi mondiali più alti di sempre dopo Avatar.
2. Blade Runner (1982)
The Ladd Company , Vanity Fair
Ridley Scott ha dovuto affrontare numerosi problemi durante la produzione di Blade Runner. Il regista, che aveva realizzato il film Alien nel Regno Unito, rilasciò alcuni commenti ad un giornale britannico, che non fecero molto piacere alla troupe di Blade Runner. Nell’articolo Scott affermava che aveva avuto difficoltà ad adattarsi alla nuova produzione di Los Angeles, e che invece si era trovato molto bene con la troupe britannica. Dal set, il malcontento si estese anche ai vertici della casa di produzione: la sceneggiatura originale fu riscritta da varie persone in numerose occasioni prima, dopo e durante la produzione. Ciò causò un ritardo al termine delle riprese e il superamento del budget iniziale. Inoltre, allo studio non piaceva il finale originale di Blade Runner e spinse il regista a cambiarlo. Lo stesso Harrison Ford dovette registrare la voce fuori campo del narratore, nonostante non fosse assolutamente d’accordo. Inizialmente, Blade Runner non fu accolto con entusiasmo da pubblico e critica ma oggi è considerato uno dei migliori esempi di film di fantascienza.
3. Il presagio (1976)
Twentieth Century FoxDopo l’enorme successo di “Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York” e de L’esorcista, i produttori sapevano che Il presagio era destinato a fare soldi. Tuttavia, dopo aver firmato il contratto, l’esecutivo che aveva lanciato l’idea di “Il presagio” iniziò improvvisamente ad avvertire tutti che il film era maledetto. “Il diavolo non vuole questo film“, disse. Ed ecco un breve elenco delle cose più strane che sono successe prima, durante e dopo la produzione del film. Innanzitutto, due mesi prima dall’inizio delle riprese, il figlio dell’attore Gregory Peck, il protagonista del film, si sparò. Poi a settembre, mentre Peck era su un aereo per Londra, il suo volo fu colpito da un fulmine. Poche settimane dopo l’incidente, successe la stessa cosa al produttore esecutivo del film, il suo aereo fu colpito da un fulmine. L’hotel di Londra dove alloggiavano lo stesso produttore e gli altri della troupe fu bombardato dall’IRA (Irish Republican Army), subito dopo la loro partenza. Un altra disgrazia capitò ad un addestratore di animali che aveva aiutato il cast con la scena del babbuino (nel film, un gruppo di babbuini attacca un’auto con a bordo il ragazzo e sua madre), fu ucciso da due leoni subito dopo lo svolgimento delle riprese. Successe anche che John Richardson, l’artista degli effetti speciali, responsabile della raccapricciante scena della decapitazione, ebbe un incidente d’auto durante la post-produzione del film, mentre guidava su una strada deserta. Si schiantò contro un’altra macchina e nella collisione il suo passeggero, l’assistente di Liz Moore, rimase decapitato. Secondo quanto riferito, John Richardson vide anche un cartello vicino alla scena dell’incidente che segnava la distanza da una città olandese, con su scritto: Ommen, 66,6 km. Infine, un aereo che era stato noleggiato dalla troupe, e cambiato all’ultimo minuto, precipitò a terra poco dopo il decollo uccidendo tutte le persone a bordo. Se ci pensiamo è certamente un miracolo che il film sia stato realizzato.
4. L’esorcista (1973)
Se non fosse per un semplice colpo di fortuna oggi non avremmo L’esorcista, uno dei film horror più famosi (e spaventosi) realizzati fino ad oggi. La storia, portata sul grande schermo dal regista William Friedkin, è tratta dal romanzo scritto nel 1971 da William Peter Blatty. Quando Blatty pubblicò il libro ottenne ottime recensioni ma un fiasco nelle vendite. Secondo lo scrittore fu una “mano divina” a cambiare le cose. Tutto ebbe inizio quando partecipò ad colloquio per una potenziale partecipazione come ospite al “The Dick Cavett Show”, senza molte speranze visto che il conduttore non era un grande fan delle storie paranormali. Ma un giorno, mentre stava cenando con uno degli editori, ricevette una telefonata dal programma televisivo. Avevano bisogno di lui entro pochi minuti poiché uno dei loro ospiti aveva disdetto all’ultimo. L’altro ospite dello show, invece, risultò un po’ troppo alticcio e così quella che doveva essere un’intervista di 5 minuti, si trasformò in una conversazione di 45 minuti sul suo libro sulla TV nazionale. Ciò diede al libro la spinta necessaria grazie alla quale attirò l’attenzione dei dirigenti di Hollywood.
5. Il mago di Oz (1939)
Ecco un film senza tempo che ha dovuto affrontare davvero tanti guai. Talmente tanti che sembra quasi un miracolo che sia stato realizzato e abbia poi avuto un così grande successo. Per cominciare, il film ha cambiato 4 diversi produttori e tre registi prima di fare il suo debutto nelle sale. Richard Thorpe, il primo regista, venne licenziato quando l’attore Buddy Epsen si ammalò a causa del trucco utilizzato per impersonare l’Uomo di latta e la produzione rimase chiusa per due settimane. Buddy fu poi sostituito da Jack Haley. La regia fu assegnata invece a George Cukor che, però, lasciò presto il film per lavorare nella produzione di “Via col vento”. Il suo posto venne preso da Viktor Fleming, ma non per molto. George Cukor venne licenziato da “Via col vento”, si dice che Clark Gable avesse scoperto che il regista fosse gay, e tornò al Mago di Oz. Oltre a Buddy Epsen, avvelenato a causa del trucco, altri membri del cast ebbero problemi di salute legati al film: all’attore Ray Bolger rimasero profonde cicatrici a causa del costume dello Spaventapasseri e Margaret Hamilton, la strega dell’Ovest, rimase gravemente ustionata. Sembra anche che i problemi di tossicodipendenza dell’attrice Judy Garland, che morì nel 1969 a causa di un’overdose, ebbero origine proprio durante la produzione del Mago di Oz. Al momento delle riprese, Garland era già un’adolescente, ma la storia richiedeva una ragazza preadolescente, quindi le furono prescritte anfetamine per ridurre il peso, e barbiturici per aiutarla a dormire dopo le 16 ore di riprese.
6. Little Miss Sunshine (2006)
Little Miss Sunshine è una bizzarra commedia drammatica scritta da Michael Arndt, ex assistente di Matthew Broderick. Il film ha impiegato cinque anni per essere realizzato e ha visto numerosi rifiuti. Quando nel 2001 Jonathan Dayton e sua moglie Valerie Faris, che allora avevano diretto solo spot pubblicitari e video musicali, lessero la sceneggiatura di Arndt, decisero di farne il loro primo film. Dopo avere acquistato la sceneggiatura, i registi presentarono il progetto a vari studi di Hollywood ma solo la Focus Features (all’epoca USA Films) mostrò un certo interesse. Dopo l’ennesimo rifiuto da parte di alcuni dirigenti dello studio, i produttori decisero di autofinanziarlo. Alla fine, il film si è rivelato un enorme successo, vincendo 81 premi, e ha provocato una guerra di offerte tra studi dopo la sua prima.
7. Apocalypse Now (1979)
Zoetrope , Rolling StonesIl regista di Apocalypse Now, Francis Ford Coppola, una volta ha detto tristemente del film: “Eravamo nella giungla. Avevamo accesso a troppo denaro e troppo equipaggiamento. A poco a poco impazzimmo”, e non è stato solo un modo di dire. La produzione del film è stata minata da molti problemi che hanno messo a dura prova la salute mentale del regista: le settimane di riprese furono 68, invece delle 12 stimate; la troupe del film fu colpita da varie malattie tropicali durante le riprese nelle Filippine; Martin Sheen subì un infarto e Francis Ford Coppola ebbe un esaurimento nervoso e minacciò di suicidarsi per ben tre volte.
Ma partiamo dall’origine. Coppola voleva alla regia George Lucas, ma quando il progetto prese il via, nel 1976, il regista aveva ormai iniziato le riprese del primo Guerre stellari. Così Coppola dovette dirigere il film da se. In un primo momento, come protagonista era stato scelto Harvey Keitel ma la sua interpretazione troppo intensa non convinse il regista, che lo sostituì dopo due settimane con Martin Sheen. Sheen in quel periodo, però, era in una fase molto difficile della sua vita: stava combattendo la sua dipendenza dall’alcol. Un vero problema visto che il set era pieno di alcolici. L’attore fu mantenuto ubriaco per due giorni per girare una scena e in seguito avrebbe riferito ad alcuni amici: “Non so se sopravviverò a questo”. Dopo un anno di riprese infatti ebbe un infarto. Un altro problema per Coppola fu rappresentato da Marlon Brando. L’attore arrivò sul set completamente impreparato, senza aver letto una sola riga della sceneggiatura e con un aspetto poco adatto al ruolo. Calvo e fortemente in sovrappeso, tanto da convincere il regista a riprenderlo nell’ombra per non mostrare la sua cattiva forma fisica, Brando era costantemente ubriaco e non riusciva a memorizzare le battute. Coppola dovette registrare le sue improvvisazioni e girare alcune scene suggerendogli le battute in un auricolare. Oltre al suddetto caos, il governo filippino che aveva prestato parte dei suoi elicotteri alla produzione, di tanto in tanto li portava via per combattere i ribelli antigovernativi. Durante le riprese, inoltre, le Filippine furono colpite da un tifone e la lavorazione venne sospesa per diverso tempo. Ma la troupe ebbe problemi anche con le autorità quando queste scoprirono che per le riprese furono utilizzati veri cadaveri. I cadaveri, di cui il regista era all’oscuro, erano stati forniti da un profanatore di tombe, che alla fine venne individuato e arrestato. Tutto sommato, nonostante la produzione da incubo, il film ebbe un enorme successo, ed è considerato un classico di tutti i tempi.
8. Scemo & più scemo (1994)
Il film che alla fine ha consolidato la carriera di Jim Carrey è stato inizialmente respinto praticamente da tutti i principali studi di Hollywood. La sceneggiatura continuava a essere respinta perché nessuno studio voleva associarsi a quello che ritenevano un titolo troppo ridicolo, per l’appunto “Scemo e più scemo”. Alla fine, la sceneggiatura scritta dai fratelli Farrelly arrivò nelle mani del presidente della New Line Cinema, Mike De Luca, a cui piacque molto e che decise di realizzare il film. Tuttavia, il CEO Bob Shayne non era convinto. Dopo lunghe considerazioni, Shayne accettò di produrre la pellicola alla seguente condizione: i registi avrebbero dovuto scegliere i due attori principali da un elenco di 25 forniti dallo studio. Sfortunatamente, tutti gli attori rifiutarono il ruolo. Ed è a questo punto che uno dei produttori del film fece leggere la sceneggiatura ad un giovane e promettente attore, Jim Carrey. A Jim piacque la storia e ai registi piacque Jim e insieme alla fine girarono “Scemo e più scemo”, un vero campione d’incassi.
9. Pulp Fiction (1994)
Quando Quentin Tarantino e Roger Avary, co-sceneggiatori di Pulp Fiction, portarono la sceneggiatura del film alla Tristar sentirono queste parole: “È la cosa peggiore che sia mai stata scritta. Non ha senso. Sono morti e poi sono vivi. È troppo lungo e violento”. I dirigenti dello studio non erano sicuramente dei fan della narrazione non lineare, che alla fine ha reso il film così memorabile. Si dice che se non fosse stato per il famigerato Harvey Weinstein e suo fratello Bob alla Miramax, Pulp Fiction non avrebbe mai visto la luce così come era stato scritto. Invece “A Quentin è stato dato il comando completo e totale di realizzare quel film esattamente come lo vedeva nella sua testa”, ha poi ricordato ai media il co-sceneggiatore Roger Avary.
10. Psycho (1960)
Il film Psycho si basa su un romanzo, con lo stesso titolo, scritto nel 1959 da Robert Bloch. Alfred Hitchcock acquistò i diritti del libro, che verrà pubblicato in Italia solo nel 1965, dopo il successo del film, con il titolo “Il passato che urla”, in modo anonimo per soli 9.000 $, e acquistò quante più copie possibili del romanzo per cercare di mantenere segreto il finale. Ma la Paramount, con la quale il regista era legato da un contratto che lo costringeva a girare il suo film successivo con loro, decise di ostacolarne la produzione. Ai capi dello studio non piaceva “nulla” del progetto e trovavano il libro “troppo ripugnante” e “impossibile da trasporre in un film”. La Paramaount negò così il solito budget e ridusse il compenso ricavato dai profitti al botteghino, ma Hitchcock, convinto del suo progetto, volle fortemente questo film. Accettò uno stipendio molto più basso e finanziò personalmente la produzione di Psycho attraverso la sua Shamley Productions. Per contenere i costi girò la pellicola in bianco e nero e chiamò a lavorare con lui quasi tutti i componenti della troupe della sua serie televisiva “Alfred Hitchcock Presents”, tra cui il direttore della fotografia, lo scenografo, il supervisore alla sceneggiatura e il primo assistente alla regia. Oggi, Psycho è considerato uno dei migliori film di Hitchcock ed è molto apprezzato dai critici cinematografici e dagli studiosi come un’importante opera d’arte cinematografica. Uno dei primi esempi del genere cinematografico slasher, Psycho è ora classificato tra i più grandi film di tutti i tempi.
11. Toy Story (1995)
Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Un ex animatore della Disney, John Lasseter, propose ai suoi capi della Disney la sua idea di realizzare un film interamente animato al computer. Questi, tuttavia, non furono così entusiasti e respinsero la proposta. Ma quando John, dopo aver co-fondato la Pixar, creò un cortometraggio animato al computer, chiamato Tin Toy, con cui vinse un Oscar, alla Disney rimpiansero amaramente la decisione iniziale. Così decisero di contattare la Pixar per produrre un altro film, questa volta un lungometraggio, animato al computer. Quando la sceneggiatura fu finalmente approvata dalla Disney nel 1993, la Pixar iniziò a lavorare alla sua produzione e al casting. Dalla collaborazione tra il team della Pixar e i dirigenti della Disney derivarono molti cambiamenti e riscritture, nelle quali il personaggio di Woody era stato privato di “quasi tutto il fascino”. Dopo che la prima metà del film fu terminata, uno dei dirigenti della Disney lo dichiarò un disastro e l’intera produzione venne interrotta. Dopo aver riscritto una nuova sceneggiatura, nel febbraio 1994 il film tornò in produzione. Quando nel 1995 Toy Story è stato finalmente rilasciato, ha ricevuto consensi ed elogi dalla critica, vincendo 22 premi (incluso un Oscar).
12. Ritorno al futuro (1985)
Tutti conoscono il film “Ritorno al futuro”, la commedia di fantascienza diretta e co-scritta da Robert Zemeckis, ma non tutti sanno che fu il film con il maggiore incasso del 1985. Tuttavia, come racconta Bob Gale, il suo co-autore, nel 1981 la sceneggiatura di Ritorno al futuro fu respinta più di 40 volte da tutte le principali case di produzione. La Universal Pictures si decise a produrre il film solo dopo aver assistito al successo dell’altro lavoro di Robert Zemeckis, “All’inseguimento della pietra verde” del 1984.
13. Essere John Malkovich (1999)
Scritta da Charlie Kaufman, questa commedia drammatica fuori dal comune era difficile da vendere. Kaufman scrisse la sceneggiatura nel 1994 e sebbene presentata ai dirigenti di vari studi, la rifiutarono tutti. Sperando ancora di trovare un produttore per il progetto, lo scrittore inviò la sceneggiatura a Francis Ford Coppola, che l’ha trasmise al genero Spike Jonze. Spike accettò di dirigere il film e portò la sceneggiatura a Propaganda Films, che accettò di produrrre il film in collaborazione con Single Cell Pictures. I produttori di Single Cell presentarono il film in numerosi studi. Ma ancora una volta, tutti gli studi lo rifiutarono. Lo stesso John Malkovich aveva comprensibilmente delle riserve: “Il film deve essere una bomba, perché non solo ha il mio nome sopra il titolo, ma anche nel titolo, altrimenti sono fottuto. Sarò per sempre associato a questo personaggio”. Alla fine il film è stato girato e distribuito grazie a USA Films, diventando un successo immediato e ottenendo tre nomination agli Oscar. Una delle nomination era proprio alla migliore sceneggiatura originale.
14. Le follie dell’imperatore (2000)
Originariamente, il film d’animazione della Disney “Le follie dell’Imperatore” era stato progettato per essere un musical drammatico chiamato Kingdom of the Sun, un “musical commedia romantica nello stile Disney tradizionale”. Tuttavia, dopo il fiasco al botteghino di Pocahontas e Il gobbo di Notre Dame, i dirigenti della Disney intuirono che il progetto aveva bisogno di più commedia. Prima di vedere la luce, però, il film ha avuto diversi problemi e, a causa dei ritardi nella produzione, ha rischiato di essere interrotto. Quando nell’estate del 1998 fu evidente che la troupe non sarebbe stata in grado di rispettare la scadenza estiva del 2000, come previsto, il regista Roger Allers cercò di negoziare ulteriori 6 mesi di produzione. La sua proposta venne respinta e Allers abbandonò il progetto. Le prospettive del film, a quel punto, sembravano piuttosto scarse. Al produttore vennero offerte due sole settimane per salvare il progetto. Lo stesso Sting, che aveva registrato la colonna sonora ufficiale, ebbe diversi problemi. Alcune canzoni che aveva scritto, legate a scene e personaggi specifici che in seguito vennero cancellati, furono accantonate, facendolo infuriare. Alla fine, la Disney accettò di inserire tre delle sei canzoni cancellate come tracce bonus sull’album della colonna sonora. Ma i disaccordi non finirono qui. Nel finale originale del film, uno dei personaggi principali avrebbe dovuto costruire un parco di divertimenti. Sting si oppose fermamente: “Ho scritto loro una lettera e ho detto: ‘Fai questo e io mi dimetto perché è esattamente l’opposto di ciò che rappresento. Ho passato 20 anni a cercare di difendere i diritti degli indigeni e tu stai solo marciando su di loro per costruire un parco a tema. Non parteciperò a questo'”. Di conseguenza, il finale fu cambiato. Le follie dell’Imperatore non ha avuto un enorme successo al botteghino, ma i critici lo hanno applaudito e si è fatto strada nel cuore delle persone diventando il DVD più venduto del 2001.
15. Guerre stellari (1977)
La sceneggiatura di Star Wars fu rifiutata da ben tre grandi compagnie di produzione (La United Artists, la Universal e la Disney). Alla fine, la 20th Century Fox accettò di finanziare il film sperando in una collaborazione proficua con il nuovo regista emergente George Lucas (il cui American Graffiti era stato recentemente nominato per il miglior film agli Oscar). Fu stabilito un budget di 8 milioni di dollari e Lucas volò in Tunisia per iniziare le riprese. Tuttavia nemmeno gli attori erano convinti del successo del film e furono diverse le critiche che fecero su battute e copione. Inoltre, prima dell’uscita del film, Lucas mostrò un breve filmato del suo lavoro ad alcuni suoi amici, e, secondo quanto riferito, uno di loro lo definì il “peggior film di sempre”. Lucas stesso, convinto del fallimento della pellicola, invece di partecipare alla sua prima, volò alle Hawaii in vacanza con il suo amico Steven Spielberg.
Segui Keblog su Google News!