Il tribunale penale di Santa Cruz de Tenerife ha condannato un uomo per essersi presentato come veterinario e aver praticato l’eutanasia ad un cane per 70 euro, ma il cane poteva essere salvato secondo il Collegio Ufficiale dei Veterinari. La proprietaria di un cane yorkshire, che era stato ferito dall’aggressione di un altro animale, aveva portato il povero cane dal presunto veterinario, il quale aveva affermato che l’animale aveva perso molto sangue e poteva essere operato, ma che sarebbe sicuramente rimasto paraplegico oppure sarebbe morto a causa della mancanza di afflusso di sangue.
Immagine di repertorio
Il finto veterinario ha quindi consigliato alla proprietaria di sopprimere il cane al costo di 70 euro. Ma il tribunale ha stabilito che il povero animale non ha potuto contare su cure veterinarie professionali che avrebbero potuto salvargli la vita.
Le autorità hanno espresso preoccupazione perché i finti veterinari praticano illegalmente anche su animali da allevamento e potrebbero recare danno alla salute pubblica.
Il Collegio dei veterinari spagnoli ha denunciato quelle che sono vere e proprie “barbarie” derivanti da atti di intrusione di finti veterinari, atti che a volte si rivelano irreparabili o mortali. Per questo motivo, ha consigliato di denunciare questi atti non solo perché rappresentano un crimine, ma anche per tutelare il benessere e la salute degli animali.
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