I paesi di tutto il mondo stanno osservando un drastico calo dell’inquinamento atmosferico e marino da quando sono state introdotte misure di restrizione e isolamento, e gli scienziati affermano che queste misure stanno aiutando anche gli animali. I ricercatori hanno infatti misurato un calo significativo dell’inquinamento acustico sottomarino. L’abbassamento del livello sonoro riguarda soprattutto i suoni a bassa frequenza (intorno ai 100hz) prodotti dai motori delle navi, il che è una buona notizia per le balene e altre creature marine che comunicano tra loro attraverso i suoni.
Gli scienziati hanno fatto questa scoperta esaminando in tempo reale i segnali sonori sottomarini dagli osservatori dei fondali, gestiti da Ocean Networks Canada, situati vicino al porto di Vancouver.
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David Barclay, assistente universitario di oceanografia presso la Dalhousie University e autore principale dello studio, ha affermato che il rumore subacqueo a questa frequenza ha effetti sui mammiferi marini. Barclay spiega che da gennaio c’è stato un calo costante del rumore che ha comportato una variazione di quattro o cinque decibel.
Il ricercatore ha anche affermato che c’è stato un calo di circa il 20% delle esportazioni e delle importazioni nello stesso periodo di tempo.
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Michelle Fournet, insegnante acustica marina alla Cornell University e studiosa delle megattere nel sud-est dell’Alaska, ha spiegato che aprile segna di solito l’inizio della stagione delle navi da crociera in quella zona, ma l’attuale crisi sanitaria l’ha fermata.
“Abbiamo l’opportunità di ascoltare, e questa opportunità non l’avremo più nella nostra vita. Abbiamo una generazione di megattere che non hanno mai conosciuto un oceano silenzioso”.
Ci sono scienziati che sperano da tempo di condurre degli esperimenti per rendere più silenziosi gli oceani. Ora, potranno sfruttare questa situazione per scoprire quali benefici ci potrebbero essere a lungo termine.
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