L’amministrazione Trump sta definendo delle nuove leggi che consentiranno ai cacciatori in Alaska di uccidere i cuccioli di orso nelle loro tane, una scelta definita da molti crudele. Queste nuove regole annulleranno completamente quelle volute dall’amministrazione Obama nel 2015, che condannavano pratiche come uccidere orsi bruni con cuccioli e attirarli con esche di cibo.
Jesse Prentice-Dunn, direttore delle politiche del Center for Western Priorities, un’organizzazione non politica per la conservazione e la protezione della terra, dell’acqua e delle comunità nell’ovest degli Stati Uniti, ha affermato che queste nuove leggi sono “incredibilmente crudeli”.
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Dunn ha aggiunto che la nuova regolamentazione è solo un altro passo verso lo smantellamento delle protezioni della fauna selvatica americana, per compiacere le compagnie petrolifere e i cacciatori di trofei. Ricordiamo che lo stesso figlio di Trump è un cacciatore le cui controverse azioni hanno fatto discutere, come quella di uccidere animali in via di estinzione e ottenere permessi speciali per cacciare gli orsi grizzly in Alaska.
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Il senatore dell’Alaska Dan Sullivan ha definito la nuova legislazione come “non solo una questione di principio, ma una questione di diritti degli Stati”. Secondo Sullivan, la legislazione sulla caccia di Obama sarebbe stata messa in atto senza tenere conto delle popolazioni di nativi americani, che dipenderebbero dalle risorse naturali. In molti, però nutrono dubbi sul fatto che, nel 2020, i nativi americani abbiano la necessità di cacciare gli orsi per sopravvivere.
Immagine: PixabayLe nuove regole consentiranno ai cacciatori di attirare gli orsi bruni, compresi cuccioli e femmine con cuccioli, fuori dalle loro tane usando luce artificiale ed esche, cacciare lupi e coyote durante la stagione del letargo e sparare ai caribù mentre nuotano.
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