Di recente, la fotografa Laurie Wolf stava ispezionando i diversi nidi a cassetta che aveva posizionato nel suo giardino per offrire ospitalità e protezione ad uccelli impegnati nella nidificazione, nella sua casa di Jupiter, in Florida, quando, con sua sorpresa, vide spuntare delle piume. Un assiolo americano orientale aveva occupato uno dei nidi artificiali, e non era solo!
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Al fianco dell’assiolo c’era un piccolo e dolcissimo anatroccolo giallo e nero, e i due sembravano davvero in sintonia. Probabilmente un’anatra aveva abbandonato il nido, e il gufetto, quando lo aveva occupato, aveva covato l’uovo trovato.
A quel punto un dubbio assalì la fotografa: il rapace rappresentava un pericolo per l’anatroccolo? Avrebbe potuto mangiarlo? Per risolvere la questione, la donna contattò un ornitologo che le confermò che effettivamente la vita dell’anatroccolo era a rischio. Laurie avrebbe dovuto togliere il pulcino dal nido e consegnarlo a un ricovero per la fauna selvatica, dove il piccolo sarebbe stato accolto e curato.
Laurie WolfInsieme al marito, Laurie si diresse verso il nido, ma come tentò di afferrarlo, l’anatroccolo fece un balzo fuori e correndo si diresse verso uno stagno vicino. Questa fu l’ultima volta che la fotografa vide l’anatroccolo, ma della vicenda restano alcune immagini davvero tenere. Un fatto del genere è davvero raro ma è già stato documentato in passato. Secondo Christian Artuso, direttore del Bird Studies Canada di Manitoba, nel 2005 aveva osservato una femmina di gufo che era stata effettivamente in grado di incubare e far schiudere tre uova di anatra sposa, come ha riportato in una sua ricerca pubblicata nel 2007 sul Wilson Journal of Ornithology. Le anatre spose depositano le loro uova in nidi non loro, “In questo modo, ci sono maggiori possibilità di trasmissione dei geni nel caso qualche uovo finisca per essere predato”, ha spiegato Christian Artuso.
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