Rafiki era un gorilla di montagna di 25 anni, leader di un gruppo di 17 gorilla, che viveva nel Parco nazionale di Bwindi, in Uganda, una meta molto popolare tra i turisti. Secondo un comunicato dell’Uganda Wildlife Authority, Rafiki è stato dichiarato disperso il 1° giugno e il suo corpo è stato ritrovato privo di vita il giorno successivo, all’interno del parco. A provocare la morte del gorilla sarebbe stato un dispositivo affilato che l’avrebbe ferito mortalmente all’addome.
Grazie all’indagine della polizia sono stati arrestati quattro bracconieri che sono in attesa di processo e, visto che i gorilla sono protetti da una legge approvata nel 2019, rischiano addirittura l’ergastolo. Uno degli arrestati, trovato in possesso di diversi dispositivi da caccia, ha dichiarato alle autorità di essersi solo difeso da un attacco dell’animale, ma gli inquirenti sospettano che l’uomo, insieme ad altri tre uomini che erano con lui, abbia ucciso il gorilla per venderlo al mercato nero.
La morte di Rafiki è stata un duro colpo e sarà potenzialmente disastrosa per il gruppo di gorilla che si è lasciato alle spalle. “La morte di Rafiki lascia il gruppo instabile e c’è la possibilità che possa dividersi”, ha detto alla BBC Bashir Hangi della UWA.
Rafiki era il leader di un gruppo di gorilla di cui facevano parte tre maschi più giovani, otto femmine adulte, due cuccioli e tre neonati
Il gorilla era molto amato dai turisti e aveva un buon rapporto con gli umani
Le autorità hanno arrestato 4 uomini che rischiano fino all’ergastolo se riconosciuti colpevoli di avere ucciso il gorilla
InstagramIl gorilla di montagna, di cui in natura ci sono poco più di 1.000 esemplari, è protetto da una legge approvata nel 2019
La morte di Rafiki sarà potenzialmente disastrosa per il gruppo di gorilla che si è lasciato alle spalle
We have arrested four people over the death of Rafiki, the Silverback of Nkuringo Gorilla group in Bwindi Impenetrable National Park. They will be prosecuted in the courts of law. See statement below; pic.twitter.com/Hf17vfsmL3
— Uganda Wildlife (@ugwildlife) June 12, 2020
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