Questa storia conferma, in caso qualcuno avesse ancora qualche dubbio, che non solo i nostri animali domestici provano sentimenti ed emozioni, ma si aiutano anche a vicenda nei momenti di bisogno.
È la storia di Arnold, un adorabile cane che è riuscito a superare i suoi intensi stati d’ansia grazie all’aiuto e al supporto emotivo di un nuovo amico.
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Questo è Arnold, un adorabile bracco di Weimar. Da cucciolo subì un trauma che lo lasciò con forti stati d’ansia
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Quando era ancora un cucciolo, Arnold, un bracco di Weimar, venne attaccato proprio fuori dalla sua casa da un pastore tedesco. Quell’evento lasciò il povero cagnolino traumatizzato.
La sua amica umana, Carolyn Manalis, notò infatti che Arnold, il quale soffriva già di ansia da separazione, iniziò a mostrare segni di un aumentato stato ansioso che lo portava ad essere terrorizzato da tutti i cani rumorosi e di taglia grande.
Ma un giorno, Arnold ha conosciuto Frank, un bassotto nano
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Un giorno, Carolyn portò a casa un bellissimo e simpatico bassotto nano di nome Frank che, nel tempo, è riuscito a calmare Arnold e a farlo crescere in maniera più serena, contribuendo a farlo sentire più sicuro di sé.
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Frank, nel tempo, è riuscito a far sparire l’ansia di Arnold
Immagine: arnoldandfrankInsomma, i cani da terapia non sono utili solo agli umani, ma anche agli stessi cani!
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I due sono diventati amici inseparabili e Arnold ha riconquistato fiducia in sé
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Il ruolo di Frank è stato decisivo nella vita di Arnold. “Il legame che hanno questi due cani è incredibilmente bello”, racconta Carolyn.
I due si aiutano sempre. Quando uno piange, l’altro arriva subito per assicurarsi che stia bene
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Frank ha aiutato Arnold a ritrovare la fiducia in se stesso, facendogli capire che giocare e lottare non significa necessariamente essere attaccato o ferito
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“Sono così uniti, amorevoli e solidali l’uno con l’altro. Se uno piange, l’altro arriva in mezzo secondo per controllare che stia bene. Il loro amore è incondizionato, e va oltre la loro taglia o razza”, ha detto Carolyn.
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Avere un piccolo amico con cui giocare è stata la terapia perfetta per la guarigione di Arnold. Chissà che questa storia non ci insegni qualcosa. Tu che ne pensi? Diccelo nei commenti!
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