Tutti noi siamo giustamente grati ai cani poliziotto e ai cani da soccorso per tutto quello che fanno per noi. Ma sapevate che esistono i cani da guerra? Si tratta di cani appositamente selezionati e addestrati per affiancare l’uomo nelle più diverse situazioni belliche che deve affrontare. Sono tra i cani più coraggiosi del mondo e vengono spesso dimenticati.
Spesso, i “cani soldato” svolgono operazioni e missioni che i militari umani non sarebbero in grado di affrontare. Ad esempio, il fiuto eccezionale consente a questi cani di sentire l’odore del nemico anche in lontananza, e di avvisare i loro compagni umani del pericolo imminente. Questi straordinari cani possono venire inoltre impiegati per scovare cecchini, trovare esplosivi o cercare soldati feriti in aree difficilmente accessibili.
Questa è la storia di Layka, un cane il cui compito era quello di salvare la vita delle persone, ma che da queste era stata destinata ad una fine ingiusta. La sua storia è stata condivisa dal National Geographic, e ha commosso tutti.
Layka è un cane da guerra dell’esercito americano a cui il nemico ha sparato quattro colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata, e ha salvato la vita dei suoi compagni umani
Immagine: National Geographic
Un destino crudele aspettava Layka, come gli altri cani da guerra che vanno in pensione, ma il militare che lo aveva in custodia, il sergente maggiore Julian McDonald, non ne ha voluto sapere e ha deciso di prenderla con sé.
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Julian ha dovuto lottare per adottare il cane, coperto dalle critiche dei suoi colleghi che pure avrebbero dovuto mostrare riconoscenza sia verso Layka che nei confronti del loro compagno che voleva adottarla.
I cani da guerra congedati vengono di solito spediti nei canili oppure soppressi
Immagine: National GeographicNon mancano le obiezioni di carattere etico all’impiego di cani da guerra. In molti, infatti, vedono un crudele sfruttamento di questi cani, che rischiano la loro vita per le guerre degli umani, guerre oltretutto combattute molto spesso per interessi economici. Inoltre, i cani da guerra vengono considerati “aggressivi” e spesso trattati come degli oggetti piuttosto che come dei membri della squadra.
Quando non servono più, magari perché sono stati feriti gravemente o raggiungono una certa età, questi cani non hanno una casa e una famiglia amorevole che li aspetta e che si prenderà cura di loro. Spesso vengono semplicemente portati nei canili o soppressi.
Fortunatamente, il sergente maggiore Julian McDonald, custode di Layka, ha voluto a tutti i costi adottare il cane e portarlo nella sua famiglia
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“Il giorno in cui Layka è stata ferita, ho sentito subito il bisogno di prendermi cura di lei”, ha detto Julian. “Devo tutto a questo cane da oggi in poi, con mio figlio, con mia madre, con la mia famiglia … le devo tutto”.
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Nonostante sia stato gravemente ferito dopo essere stato raggiunto da quattro colpi di arma da fuoco, il coraggioso cane ha comunque attaccato e neutralizzato l’opponente, salvando la vita di tutti gli uomini della squadra di Julian. Il coraggio e l’altruismo di Laika sono stati eccezionali, e dubitiamo che la maggior parte degli umani siano in grado di compiere atti del genere.
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“Mi sono sentito davvero in colpa perché sono stato io a introdurla nell’edificio”, racconta Julian. “Ma, allo stesso tempo, ero contento di essere ancora vivo, e anche i miei amici alla mia sinistra e alla mia destra erano ancora vivi”.
Immagine: National GeographicLayka ha purtroppo riportato gravi ferite e ha dovuto subire l’amputazione di una zampa. Per questo, è stata congedata e Julian ha deciso che doveva adottarla. Ma tutti i suoi colleghi hanno cercato di dissuaderlo.
“Mi ha salvato la vita, ecco perché sono qui. Glielo dovevo, ed è per questo che ho insistito così tanto per adottarla, anche quando la gente diceva “è troppo aggressiva”. Meritano una casa”. Ha detto Julian.
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Julian è ora determinato a mostrare alle persone che i cani militari possono essere inseriti in una famiglia amorevole, come ha dimostrato lui stesso con Layka. Il cane è subito diventato amico del figlio di un anno, ed è stato sempre gentile con lui.
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“La prima volta che l’ho portata a casa, mio figlio aveva poco più di un anno all’epoca”. Racconta Julian. “È andata subito da Liam e si è sottomessa sdraiandosi sulla schiena. Mio figlio le si è messo sopra il petto, le ha afferrato le orecchie e le ha messo una mano in bocca, e lei si faceva fare di tutto. Stava semplicemente sdraiata lì e stava al gioco”.
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Laika è felice con la sua nuova famiglia e si è ambientata meravigliosamente. Ogni tanto la porta anche a fare un po’ di addestramento militare, giusto per sfogarsi.
“Se li porti in un ambiente domestico, diventano un prodotto di quell’ambiente, perché tutti gli animali imparano ad adattarsi e a sopravvivere”, ha continuato Julian. “Se i cani dedicano il loro tempo a questo paese, il governo ha un debito nei loro confronti”.
Guarda il video che racconta la storia di Layka e Julian
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