Giza, Egitto 28 aprile 18:00. Il sole tramonta sulle piramidi mentre suona la chiamata alla preghiera e le strade iniziano a svuotarsi per l’iftar, la rottura del digiuno per il Ramadan. (14/41)

Nel 2008 ho tentato il suicidio.

Ero stato ricoverato in ospedale e ho perso tutto. Quando sono uscito ho perso il lavoro, la macchina, la casa, tutto. Avevo 24 anni senza un’istruzione al di fuori del diploma di scuola superiore e sapevo solo vendere cose alle persone, cosa che odiavo.

Sognavo di viaggiare per il mondo e vedere posti nuovi ma non ho mai fatto niente di simile. Ho perso la concentrazione su tutto. Pensavo che i soldi fossero la chiave della felicità e li ho inseguiti. Sentendomi privo di tutto, pensavo davvero che non ci fosse motivo di continuare. Ho avuto la mia possibilità di vita e l’ho rovinata. La mia famiglia mi ha convinto a tornare all’università, nonostante i miei dubbi di essere troppo vecchio.

Sono diventato insegnante, mi sono offerto volontario come allenatore per le Olimpiadi Speciali e ho lavorato con giovani a rischio. Ho scoperto che ciò che mi rendeva felice era rendere felici i bambini con cui potevo entrare in empatia. Facendoli sentire accuditi, che uno sconosciuto poteva investire in loro e credere in loro. Da allora non ho guardato indietro.

Questa situazione ha riportato a galla vecchie emozioni, mi ha portato via quello di cui ho bisogno per essere felice e mi sento lontano da quegli esseri umani che voglio migliorare. Mi sono dovuto adattare e ho capito, lentamente, di avere molto di cui essere grato.

Oggi mi sono trasferito nell’appartamento dei miei sogni. Sono figlio di una famiglia molto umile nel deserto del Texas occidentale con il sogno di viaggiare per il mondo, e oggi mi sento realizzato. La mia casa oggi è un posto che potevo solo sognare da bambino. Faccio ancora fatica, ogni giorno, ma so di avere uno scopo, e attraverso un laptop o di persona so che ci sono piccoli umani in cui bisogna credere e sono felice di farlo! Ho amato ogni singolo studente che ho avuto e non lo dico perché è quello che dovrebbe dire un insegnante, lo dico perché è la verità. Oggi mi sento bene, e questo è sempre un passo nella giusta direzione per chiunque.

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