30 affascinanti foto di luoghi abbandonati condivise da curiosi esploratori

Il mondo è pieno di luoghi abbandonati strani e affascinanti da esplorare. La loro bellezza malinconica li ha resi mete ambite di fotografi e viaggiatori in cerca di emozioni. Guardando queste foto si potrebbe pensare: “Wow! Ci devo andare!”. Ma l’esplorazione urbana (anche nota come urban exploration o urbex) è un hobby non facile e che, anzi, può diventare anche pericoloso. Per questo, gli esperti suggeriscono di adottare alcuni accorgimenti prima di avventurarsi all’esplorazione di luoghi abbandonati.

Quando si è davanti ad una villa abbandonata, si potrebbe essere portati a pensare che nessuno farà caso o avrà da obiettare se ti intrufoli per dare solo un’occhiata. Ma ci sono buone probabilità che quella villa abbia ancora un proprietario e, se entri senza permesso, stai probabilmente commettendo una violazione della legge. Prima di partire all’avventura, prenditi un po’ di tempo per indagare, trova il proprietario e chiedigli se puoi farci visita. Potrebbe essere una buona idea presentarti come fotografo, non come esploratore urbano.

Quando si visitano edifici abbandonati, uno dei pericoli maggiori è quello di cadere a causa del cedimento di solai e travi di legno marcio, ma spesso ci sono pericoli più invisibili. Ad esempio, la città fantasma di Picher, in Oklahoma, è stata abbandonata nel 2006 dopo che si è scoperto che l’attività mineraria che avveniva nel suo territorio rendeva il terreno instabile, e che molti dei bambini della città avevano nel corpo livelli elevati di piombo. Questa città deserta è quindi tossica, e l’unico modo sicuro per esplorarla e fotografarla è usando un drone.

Forse la più famosa di tutte le città fantasma tossiche è Pripyat, in Ucraina, la città abbandonata dopo il disastro nucleare di Chernobyl del 1986. Sono disponibili visite guidate di Chernobyl, e gli operatori affermano che i visitatori non sostano abbastanza a lungo per assorbire le radiazioni nocive, ma il sito è attentamente controllato.

Uno dei modi più sicuri per esplorare un luogo abbandonato è quello di sceglierlo tra quelli aperti al pubblico, anche se a volte non sono facili da raggiungere. Ad esempio, Skellig Michael è un’isola rocciosa al largo della costa irlandese, ed è stata nominata patrimonio dell’umanità. Lì, i monaci cristiani costruirono una comunità tra il sesto e l’ottavo secolo. Vivevano in celle a forma di alveare fatte di rocce impilate che hanno resistito fino ad oggi. Ma nemmeno visitare siti abbandonati pubblici è privo di rischi. Skellig Michael è stato interessato da episodi di cadute di massi e persino di morti, e c’è stato un aumento di visitatori verso l’isola da quando è stata scelta come ambientazione per le riprese del film “Star Wars: Il risveglio della Forza”.

Parte del fascino inquietante dell’esplorazione di un luogo abbandonato è la sensazione che i suoi occupanti se ne siano appena andati. Potresti vedere riviste lasciate sui comodini o giocattoli per bambini sparsi sul pavimento. Resisti alla tentazione di afferrare un oggetto prima di andartene. Nella migliore delle ipotesi, stai degradando l’esperienza per altri esploratori urbani; nel peggiore dei casi, stai rubando da un sito storico.

Se hai in mente di visitare qualche luogo abbandonato, non aspettare troppo perché il tempo, l’incuria o la riqualificazione minacciano di distruggerli per sempre. Un esempio è un set cinematografico abbandonato: gli edifici alieni di Mos Espa, la città costruita nel deserto tunisino da George Lucas per le riprese di “Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma”. Una duna di sabbia si sta lentamente spostando, ricoprendo gli edifici. I turisti si accalcano per vedere un po’ di “Star Wars” prima che venga inghiottito dalla sabbia, e molti fan stanno anche raccogliendo fondi per salvare il set.

Ricorda anche che molti luoghi abbandonati sono off-limit, il che significa che semplicemente non ci puoi andare, probabilmente perché è troppo pericoloso. Esplorare luoghi abbandonati in sicurezza significa non abbandonare il buon senso.