I procioni, od orsetti lavatori, sono tra gli animali più astuti, carini e straordinari che esistano. Se li sorprendi intrufolarsi in giardino sono capaci di fingersi statue, e se dai loro dei colori e una tela sono in grado di creare delle opere d’arte davvero sorprendenti!
I procioni sono così amati che moltissime persone condividono sui social delle foto di questi simpatici animali, alle prese con le loro faccende quotidiane. Molti di questi procioni sono così adorabili che possono rubarvi il cuore (anche se loro preferirebbero rubarvi tutto il cibo nella vostra dispensa).
Per mostrarvi l’irresistibile (e involontario) senso dell’umorismo di cui sono capaci questi piccoli banditi mascherati, vogliamo proporvi una raccolta di foto che li mostrano in azione. Date un’occhiata qui sotto e non dimenticate che la classifica la decidete voi, lettrici e lettori di Keblog, votando le vostre preferite!
I procioni (Procyon lotor) sono dei mammiferi originari del Nord America. In genere sono lunghi dai 20 ai 40 centimetri esclusa la coda, che è solitamente lunga circa 25 cm, folta e con delle macchie a forma di anelli. Pesano dai 5 ai 25 chili, il loro peso può variare molto a seconda della disponibilità di cibo, della genetica e della posizione geografica del loro habitat.
I procioni hanno cinque dita sulle zampe anteriori e possono afferrare di tutto (anche il cibo, naturalmente!). I procioni sono onnivori e mangiano quasi tutto quello che riescono a trovare.
L’abilità dei procioni nell’usare le loro zampe è proverbiale, lo sanno bene molte persone in Nord America che hanno visto il loro bidone della spazzatura rovistato e persino il frigorifero saccheggiato. I nativi americani furono i primi a notare le loro zampe insolite. La parola inglese raccoon deriva dalla parola Powhatan aroughcun, che significa “animale che gratta con le mani”. Gli Aztechi chiamavano il procione mapachitli, ovvero “colui che prende tutto con le mani”. Oggi, mapache significa “procione” in spagnolo.
A causa delle macchie nere che hanno intorno agli occhi, i procioni hanno per secoli simboleggiato il ladro o l’imbroglione nelle illustrazioni che accompagnavano molte storie. Ma la loro famosa maschera nera serve a molto più che a farli sembrare degli adorabili fuorilegge: li aiutano a vedere meglio. Il pelo nero funziona proprio come quella sostanza nera che i giocatori di football americano e di baseball applicano sotto gli occhi: il nero assorbe la luce che arriva agli occhi, riducendo i bagliori che altrimenti non permetterebbero loro di vedere bene la palla. Di notte, quando i procioni sono più attivi, la minore luce periferica rende più agevole percepire il contrasto negli oggetti, il che è essenziale per vedere bene al buio.
I primi procioni furono esportati in Europa negli anni ’20 per essere allevati come animali da pelliccia. A causa di un bombardamento accidentale e di alcuni contadini che volevano solo aggiungere un pizzico di diversità alla fauna locale, molti procioni sono fuggiti e hanno fondato nuove popolazioni in natura. Oggi, i procioni in Europa sono considerati una specie invasiva.
I procioni sono finiti persino in Giappone. Negli anni ’70, i bambini giapponesi erano ossessionati dal cartone animato “Rascal, il mio amico orsetto” e chiedevano ai genitori dei procioni domestici. Il Giappone era arrivato ad importarne circa 1500 al mese. Come era facile prevedere, molti di questi animali domestici tornarono allo stato brado quando diventarono grandi, perché le famiglie non riuscirono a prendersene cura. Da allora, il Giappone ha vietato l’importazione e il possesso di procioni, ma i discendenti di quel boom si sono diffusi in 42 delle 47 prefetture del paese.
I procioni sono tra le rare specie animali che hanno beneficiato dell’espansione dell’uomo. Le popolazioni del Nord America sono aumentate alle stelle negli ultimi decenni, e questo nonostante la distruzione di gran parte del loro habitat. I procioni riescono ad adattarsi in ambienti rurali, urbani e suburbani. Nelle foreste, i procioni mangiano uccelli, insetti, frutta, noci e semi, mentre nelle aree residenziali cercano spazzatura e cibo per animali. Alcuni procioni vanno a mangiare di notte nei centri abitati, e poi si ritirano nei boschi durante il giorno, per dormire. Altri si intrufolano in abitazioni, sia abbandonate che abitate, e ne fanno la loro casa.
I procioni sono considerati dagli scienziati delle creature intelligenti, ma quelli di città raggiungono alti livelli di astuzia. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i procioni di città sono costretti a superare gli ostacoli, sempre diversi, creati dall’uomo. Quando Suzanne MacDonald, psicologa e biologa della York University di Toronto, ha applicato ai procioni di città dei collari GPS, ha scoperto che avevano imparato a evitare gli incroci principali. Un secondo esperimento ha supportato la teoria secondo cui i procioni abituati alla vita urbana sanno risolvere meglio i problemi insoliti. MacDonald ha piazzato dei bidoni della spazzatura contenenti cibo nelle aree urbane e rurali. Quando si trattava di aprirne il difficile coperchio, la maggior parte dei procioni di città riusciva a farlo mentre i procioni di campagna fallivano ogni volta.
All’inizio del XX secolo, i procioni erano destinati a diventare le nuove “cavie” per gli esperimenti sugli animali. Gli scienziati ritenevano che fossero tra gli animali più curiosi e intelligenti che si potessero trovare, e che rappresentassero un’ottima scelta per gli studi di psicologia comparata. Sebbene i procioni siano stati oggetto di numerosi esperimenti di psicologia all’inizio del secolo, non sono rimasti a lungo nei laboratori. A differenza dei ratti, i procioni erano difficili da allevare in gran numero. Avevano anche la tendenza a masticare le loro gabbie, borseggiare i ricercatori e nascondersi nelle prese d’aria.
Mentre la maggior parte degli animali usa la vista, l’udito o l’olfatto per nutrirsi, i procioni si affidano soprattutto al loro tatto per individuare il cibo. Le loro zampe anteriori sono incredibilmente abili e contengono circa quattro volte più recettori sensoriali delle zampe posteriori, più o meno lo stesso rapporto che vi è tra mani e piedi nell’uomo. Ciò consente loro di distinguere gli oggetti senza vederli, il che è fondamentale quando si mangia di notte. I procioni possono aumentare il loro senso del tatto immergendo le zampe nell’acqua. Per gli umani, questa azione potrebbe farci credere che i procioni lavino il cibo, ma ciò che fanno è bagnarsi le zampe per stimolare le terminazioni nervose. Come la luce per gli occhi di un essere umano, l’acqua sulle zampe di un procione dà all’animale più informazioni sensoriali con cui lavorare, permettendogli di sentire più di quanto farebbe altrimenti.
Dai ad un procione un rompicapo e, se c’è del cibo, troverà un modo per risolverlo. Questi graziosi banditi mascherati l’hanno dimostrato non solo nei giardini delle case e nei campeggi, ma anche nei laboratori. All’inizio del 1900, l’etologo H.B. Davis ha dato a 12 procioni una serie di serrature da aprire. Per accedere al cibo all’interno delle scatole, dovevano aprire ganci, catenacci, pulsanti, chiavistelli e leve, e alcune scatole avevano più di una serratura. Alla fine, i procioni sono riusciti a superare 11 dei 13 meccanismi.
Più recentemente, gli scienziati hanno sottoposto un gruppo di procioni al test della favola di Esopo “La cornacchia e la brocca”, che racconta di una cornacchia che fa cadere dei sassi in una brocca per aumentare il livello dell’acqua e poterla bere. I procioni sono stati posti in una stanza con un contenitore d’acqua e dei marshmallow che galleggiavano sulla superficie, con delle pietre nelle vicinanze. Per raggiungere le dolci golosità, gli animali dovevano prima far salire il livello dell’acqua depositando i sassi. Dopo che gli è stato mostrato come fare, due procioni su otto hanno copiato il comportamento, mentre un terzo ha adottato un approccio inaspettato al problema e ha rovesciato tutto.
#1 Quando qualcuno ti vede e tu fai finta di essere una merendina
#2 Quei piccoli occhietti
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#3 Crocifissione di San Pietro, Caravaggio, 1600, olio su tela
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#4 Quando il suo fiato sa di spazzatura ma tutto quell’affetto ti piace comunque
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#5 Piccolo
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#6 Quando l’ultimo cetriolino nel barattolo ti guarda negli occhi
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#7 “Niente, non ho niente”
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#8 “Hai mica dei giochi su questo coso?”
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#9 La moltiplicazione dei procioni
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#10 Con i ragazzi dopo il lockdown
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#11 Filtro bellezza sfocato
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#12 Ti è mai capitato di fare la pipì e notare un procione che ti fissa dalla vasca da bagno?
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#13 Pronti per l’inverno
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#14 Non il dottore che meritiamo, ma il dottore di cui abbiamo bisogno
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#15 Io dopo la palestra
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#16 “Stai lontano da mio figlio!!!”
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#17 “Oh no! Il latte è finito!”
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#18 L’amore è cieco
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#19 “Pronti a partire! Ma prima uno spuntino…”
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#20 Crimini di toilette
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#21 Perché alzarsi? A che scopo?
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#22 Quando qualcuno ti dice che sei carina
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#23 “Stasera potenziamento. Forzerò quel bidone della spazzatura”
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#24 Ho la sensazione che lo faccia solo per il latte e biscotti
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#25 Topless
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#26 Lode allo snack
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#27 Modalità pisolino
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#28 Mamma! Maaaaaaammmmmmmmmmaaaaa! Ho chiesto la lasagna!!! Dov’è la lasagna?!! Mamma! no!!! Maaaaaammmmaaaaa!!!
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#29 C’è un pacco per te
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#30 Denti di procione
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#31 🎶 That’s Me In The Corner, That’s Me In The Spot Light 🎶
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#32 Un bacino
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#33 Pensando a lei
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#34 Lavora qui ogni notte per sfamare la sua famiglia
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#35 Io che torno a casa ubriaco alle 4 del mattino e aspetto che mia madre si svegli alle 7 perché ho dimenticato le chiavi
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#36 Quando ti vogliono fare il bagnetto ma tu non vuoi e ti metti a correre nel bagno a 80 km/h e alla fine ti sgonfi
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#37 Gli occhi del procione dicono “Aiutatemi” ma lo sguardo del gatto dice “Mio padre è un avvocato e voi non avete visto niente”
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#38 Procione: “Ok, ecco il piano”
"Puzzola, tu crei il diversivo. Quando vengono verso di noi, crei una cortina fumogena. Opossumdude, quando ci sparano tu fai finta di essere morto così pensano che stanno vincendo. Cosa faccio io in tutto questo? Proteggo la merce. Ci vediamo al rifugio."
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#39 Quella è stata un’ottima giornata
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#40 Amici
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#41 Reclutando qualcuno per dei crimini di spazzatura
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#42 Piccole dita
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#43 “L’addetto alla sicurezza mi allontana dopo che hanno offerto il buffet libero”
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#44 Lavoratori essenziali
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#45 Dobbiamo raccogliere fondi per il suo intervento di allungamento del braccio
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#46 Se vuoi mangiare sul divano, almeno usa un piatto
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#47 Stanno per arrivare giornate spettrali. Che Dio abbia pietà delle nostre anime
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#48 Conflitti interiori
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#49 Grappoli d’ira
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#50 Guardarsi indietro
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