Stanco di un lavoro per cui non aveva studiato, Walter Chang decise che era tempo di viaggiare. Per quasi un anno dormì a casa di amici, fece gli straordinari al lavoro e vendette molte cose che possedeva. Il 13 Settembre 2011, salì su un aereo per iniziare quello che sarebbe poi diventato un viaggio intorno al mondo lungo 3 anni e che avrebbe toccato 60 paesi.
Viaggiare per il mondo con uno zaino e senza molti soldi può essere incredibilmente frustrante, racconta Chang. Ha fatto l’autostop, trascorso molte notti negli aeroporti, dormito fuori nei parchi e nei campeggi. In Cile è stato derubato di tutto e in Uganda la sua attrezzatura fotografica si è rovinata con l’acqua. È rimasto quasi morto quando l’auto in cui viaggiava si è capovolta percorrendo i deserti della Namibia.
Ma in tutto ciò, tante persone sconosciute erano disposte a fare amicizia con lui portandolo in giro per la loro città, offrendogli un pasto o un posto per dormire. Viaggiare ci costringe a stare attenti alle differenze culturali e di mentalità.
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Baseball in strada – L’Avana, Cuba
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