“‘Non portare niente, voglio solo che tu venga a trovarmi’ è una delle frasi più ripetute dai detenuti del carcere di Picsi, situato nella città di Chiclayo nel nord del Perù. Ma molti visitatori non vogliono arrivare a mani vuote, nonostante i severi controlli.
Guisella D spiega come ‘mi alzo alle cinque del mattino per cucinare il pesce fritto con la manioca, che è uno dei piatti preferiti di mio marito. Poi vado al mercato per comprare i frutti consentiti come banane e arance, e alle sei del mattino sono in coda per entrare in prigione. A volte è stressante: le file sono infinite e il sole assassino e la terra ti rovinano la pelle. L’unica consolazione è arrivare e incontrare di nuovo il mio compagno. Poi ti scordi i controlli vergognosi, e il sole, fino alla domenica successiva’.
Queste immagini rappresentano diverse visite; la tenerezza, l’affetto e la compagnia di genitori, fratelli, figli e mogli. Anche chi visita e soffre”.
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