“Questa serie di fotografie è un modo per trasmettere l’orrore degli eventi che si svolgono con l’aiuto di installazioni artistiche realizzate con olio di motore nero. La serie è stata creata nei primi giorni successivi alla tragedia della diga di Kakhovka, occupata fin dal primo giorno dell’invasione russa dell’Ucraina. Una catastrofe ecologica, la portata delle conseguenze che oggi non possiamo conoscere, e il mondo intero è incosciente. La vita è il valore più grande: sia gli esseri umani che l’intero pianeta, ogni filo d’erba sulla nostra terra”.
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