Anilao, Batangas, Filippine. “Ho catturato questa immagine durante un’immersione nelle acque nere pochi giorni dopo l’eruzione del vulcano Taal nelle Filippine all’inizio del 2020. Questa femmina di Argonauta fluttuava su un pezzo di legno galleggiante nell’acqua estremamente torbida. L’ Argonauta è una delle poche stirpi di polpi che vivono in mare aperto. Le femmine sono uniche nell’aver sviluppato un guscio per deporre le uova. Mentre premevo l’otturatore, le particelle circostanti riflettevano la mia torcia in un modo che creava l’illusione della neve che cadeva. Per la fotografia in acque scure, ci piace posizionare i flash in un angolo e in una posizione in cui la luce può brillare direttamente sul soggetto, garantendo uno sfondo scuro e pulito. Tuttavia, quando inizialmente ho tentato di catturare questo Argonauta, non ero consapevole che i flash fossero posizionati in una posizione “sbagliata”. La luce splendeva sullo spazio tra il soggetto e la mia macchina fotografica, che aveva illuminato la presenza di tutte le particelle circostanti. Queste particelle evocavano un insolito senso di serenità, trasformando la scena in una fiaba ambientata in una notte nevosa. I fotografi di Blackwater sono ossessionati dall’acqua limpida. Siamo attratti dalla pura oscurità che rispecchia il vuoto dello spazio. Tendiamo a dimenticare che le particelle sospese che comprendono i granelli di sabbia, la materia organica e persino minuscoli organismi sono parte integrante dell’ecosistema. Queste particelle passano sempre in secondo piano o vengono semplicemente rimosse attraverso la modifica, ma costituiscono la base della complessa rete alimentare marina. Se l’acqua fosse veramente trasparente, l’oceano non potrebbe sostenere una tale abbondanza di vita. I “fiocchi di neve” in questa scena catturata mi ricordano sempre queste esistenze minuscole ma onnipresenti”.
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