
Coco Chanel era una maledetta spia nazista. Sì, era una stilista incredibile ed è probabilmente una delle persone più influenti del 20° secolo, giudicando il numero di persone che hanno indossato abiti direttamente ispirati a lei negli ultimi 100 anni. Ha radicalmente cambiato il modo in cui le donne si vestono, e lo rispetto: maglieria, abbandono del corsetto, trasformazione del nero in un colore di tutti i giorni, tailleur gonna essenziale, bigiotteria, fragranze sintetiche nei profumi, l’elenco continua.
Ma era una maledetta spia nazista. Coco era una miserabile antisemita, come tanti altri membri dell’élite europea degli anni ’30. Frequentava un certo numero di aristocratici britannici incredibilmente ricchi e tutti se ne stavano seduti a parlare dei Protocolli di Sion e cose del genere, cercando di capire se qualche membro della famiglia reale fosse segretamente ebreo, ecc. Quando scoppiò la guerra, i due fratelli ebrei che gestivano il suo impero dei profumi (Chanel No 5, il profumo più venduto al mondo allora e adesso) dovettero fuggire negli Stati Uniti per salvarsi. Come ha risposto Coco? Scrivendo ai nazisti per chiedere di trasferire la proprietà a lei, una brava ariana, così da poter guadagnare di più. Ma non è tutto.
Si innamorò di un’affascinante spia tedesca di nome “Spitz” che aveva sedotto i sangue blu in tutta la Francia e in Inghilterra per anni prima della guerra. Coco era una donna utile: era semplicemente una delle donne più ricche del mondo e conosceva tutti nell’aristocrazia britannica, compreso il suo vecchio compagno di caccia e caro amico, Winston Churchill. Lei e Spitz socializzarono con tutti i più grandi nomi nazisti della città, in particolare Otto Abetz, l’ambasciatore nazista in Francia, che li invitò a ogni festa in città. Spitz la convinse ad unirsi all’Abwehr (ovvero i servizi segreti tedeschi) e a fare viaggi in Spagna. Operando sotto il nome in codice “Westminster”, tentò di mediare una “pace separata” tra Germania e Inghilterra. (Nel frattempo, sembra avesse denunciato alle SS almeno una donna dell’Hotel Ritz che sospettava fosse ebrea.) Si divertiva moltissimo a raccontare le sue avventure e scriveva dell’eccitazione di lavorare per l’Abwehr nei suoi appunti privati.
Chanel è stata arrestata solo pochi giorni dopo la liberazione di Parigi – assolutamente tutti in città sapevano cosa aveva fatto e con chi lo aveva fatto – ma per ragioni sconosciute è stata rilasciata senza accuse. È opinione diffusa che Winston Churchill sia intervenuto personalmente. Potrebbe essere perché i due erano amici intimi da decenni. Potrebbe essere perché avrebbe messo in imbarazzo la Gran Bretagna denunciando tutti gli antisemiti e i filo-nazisti dell’aristocrazia britannica, incluso Edoardo VIII, che usò la sua fottuta luna di miele come scusa per visitare la Germania nazista e stringere la mano a Hitler. Trascorse il resto della sua vita come una brutta e amareggiata morfinomane vivendo all’Hotel Ritz. La Maison Chanel ha molto, molto poco da dire sulla questione, e ogni tanto qualche prova schiacciante viene declassificata dagli archivi.
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