L’albero su cui giocavo da bambino, che ospitava mangiatoie per uccelli, amache e molti gatti, che faceva cadere così tanti fiori in autunno che io e mio padre passavamo una giornata a rastrellarli, che mi dava ombra nelle giornate di sole per leggere, che ha resistito alla pioggia, al vento e al sole per oltre 30 anni.
Era malato da qualche anno perché le radici si erano infettate, ma di recente c’è stato un forte vento e alla fine è caduto. Addio, vecchio amico.
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