Banksy lascia il segno in un campo profughi siriani ricordando Steve Jobs

Dopo Dismaland, Banksy continua a dire la sua sull’emergenza profughi e le terribili condizioni di vita dei rifugiati siriani nella giungla di Calais, dipingendo un ritratto di Steve Jobs, ricordandoci che era figlio di un immigrato siriano.
Steve Jobs è raffigurato mentre porta una borsa da viaggio con il suo leggendario computer Mac. Altri murales e messaggi sono stati dipinti nel campo profughi e nel centro della città di Calais.

Le altre opere mostrano la sagoma di una bambina con il suo telescopio, una frase che recita “Forse tutta questa situazione è destinata a risolversi da sé” e un pezzo che mostra una zattera di rifugiati ispirata dal “La zattera della Medusa” di Géricault e intitolato “forse non siamo tutti nella stessa barca”. Questa è la prima volta in assoluto che Banksy dipinge in Francia.

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