L’architetto spagnolo Ricardo Bofill deve la sua reputazione al successo che negli anni ha ottenuto in molti paesi del mondo grazie ai suoi lavori. Bofill, classe 1939, a capo del Taller de Arquitectura, un team multidisciplinare di architetti, ingegneri, designer, sociologi, scrittori, cineasti e filosofi, messo insieme nel 1939, ricerca, tramite il suo lavoro, risposte alternative ai problemi contemporanei, con uno sguardo sempre rivolto alla cultura e all’architettura del passato.
Oggi parliamo di un progetto che nasce nel 1973, anno in cui Bofill vede per la prima volta una fabbrica fatiscente risalente alla prima Guerra Mondiale. Quasi 45 anni più tardi, questi luoghi abbandonati sono stati completamente rivoluzionati e trasformati in una casa dagli interni moderni e con ampi spazi di lavoro.
Una volta ridefiniti gli interni è stata la volta degli esterni, arricchiti con piante rampicanti e verde un po’ ovunque: ricoperta in gran parte di erba, La Fábrica è stata infatti delimitata da gruppi di eucalipto, palme, ulivi, alberi di prugna, mimose, e piante rampicanti che avvolgono le pareti in calcestruzzo a vista, che aggiungono all’edificio un aspetto quasi misterioso, di rovina romantica che rende il luogo unico e irripetibile.
Altre info: Ricardo Bofill | La Fábrica
Ecco come appariva l’edificio prima della trasformazione
Ed ecco come è diventato
Gli esterni sono stati arricchiti da una folta vegetazione
Gli interni sono stati trasformati in grandi spazi vivibili e di lavoro
Segui Keblog su Google News!