Le mani dell’uomo hanno racchiuso in sé un grande potere, quello di creare e distruggere. Ma anche di sostenere, ed è quello che ci mostra l’artista italiano Lorenzo Quinn con la sua monumentale installazione scultorea realizzata per la Biennale d’Arte di Venezia 2017.
Due mani enormi fuoriescono dall’acqua del Canal grande nell’area di Rialto, per “sostenere” i lati dell’Hotel Ca’ Sagredo. Un’opera con cui l’autore pone l’attenzione sul problema del riscaldamento globale. Come dichiara Quinn stesso, Venezia, meravigliosa (e questo lo diciamo noi) città d’arte galleggiante, è minacciata dal cambiamento climatico e dall’usura del tempo. Spetta alla nostra generazione e a quelle future dare la giusta attenzione alla questione, per porvi rimedio prima che sia troppo tardi.
Quinn si cimenta nuovamente in un’opera che riprende una parte del corpo umano, le mani, che considera la parte più complessa da raffigurare. Nato a Roma, studia pittura all’American Academy of Fine Arts di New York, ma ben presto scopre la sua vera strada: la scultura. Le opere di Quinn oltre ad apparire in molte collezioni private in tutto il mondo, sono state esposte a livello internazionale. Attualmente l’artista è rappresentato dalla Halcyon Gallery di Londra.
L’opera, dal titolo Support, sarà in mostra fino al 26 novembre 2017, periodo in cui sarà possibile visionare altre opere dell’artista all’interno dell’Hotel Ca’ Sagredo.
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