Quando negli anni ’90 nella città di Las Vegas costruirono una rete di tunnel sotterranei per drenare l’acqua in eccesso delle varie inondazioni, non potevano pensare che sarebbero diventati il volto oscuro della città dello sfarzo, dei tavoli verdi e delle luci. Un buon numero di emarginati, espulsi o non riconosciuti dalla città, finirono a vivere in quei tunnel. Uomini di tutte le età e donne, finiti a vivere sotto terra dopo avere perso il lavoro. Tra questi, non mancano storie di dipendenze e criminalità.
Oggi, in quei 300 km di tunnel vivono circa 1000 senzatetto. Nonostante le possibili malattie, i topi, i ragni e le inondazioni che ogni volta rischiano di portare via tutto, i “residenti” hanno messo insieme mobili, armadi, letti e, come nel caso di una coppia, persino una libreria.
La vita sotterranea di Las Vegas fu scoperta nel 2002 dal giornalista Matthew O’Brien, incaricato di raccontare la storia di Timmy T.J. Weber, un assassino ricercato per aver ucciso e stuprato diverse persone. Weber si era calato in un tombino di Las Vegas ed era scomparso. Fu inoltrandosi per la prima volta in quei tunnel che O’Brien scoprì un mondo scioccante ed inaspettato. Di seguito vi mostriamo alcune foto dei suoi abitanti.
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