Era uno degli allevamenti di visoni più grandi d’Italia quello di Lusiana Conco sull’Altopiano di Asiago, nella zona di Vicenza, ma ora ha chiuso, mettendo fine al massacro di questi animali da pelliccia. L’allevamento era bersaglio di molte critiche, non solo da parte di associazioni animaliste e privati cittadini che vorrebbero vedere aboliti gli allevamenti di visoni, ma anche per alcune irregolarità, come la presenza di tettoie di amianto che coprono le gabbie. Una di queste associazioni in particolare, Essere Animali, aveva fatto una segnalazione alla ULSS 7 e al Comune di Vicenza i quali avevano intimato all’allevamento di bonificare gli ambienti.
Immagine: Essere Animali
“La bonifica sarebbe dovuta avvenire entro il 2019”, spiega l’associazione, “e avrebbe comportato lo smantellamento di decine di tettoie realizzate con materiale cancerogeno, sotto le quali venivano allevati i visoni. Il Dipartimento di prevenzione, servizio Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche dell’ULSS 7 ha attestato che l’allevamento, uno dei più grandi d’Italia, ha dichiarato la sospensione dell’attività”.
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Erano ben 30.000 i visoni presenti nell’allevamento e destinati ad essere uccisi per ricavarne pellicce per l’industria dell’abbigliamento, ma ora quelle gabbie sono vuote. L’allevamento, che evidentemente non era in grado di coprire i costi di smaltimento delle sue tettoie di amianto, ha dichiarato la sospensione dell’attività, una decisione che è agli atti del Dipartimento di Prevenzione, Servizio Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche dell’ULSS7.
Immagine: Essere AnimaliL’autunno è il periodo in cui i visoni vengono uccisi per essere trasformati in pellicce. In Italia, gli allevamenti sono circa una ventina di cui cinque sono stati chiusi negli ultimi anni. Il numero dei visoni abbattuti si è abbassato leggermente, passando da 160.000 a 145.000. “I visoni vengono messi in camere a gas dove muoiono per asfissia” spiega l’associazione Essere Animali.
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“Il fatto che a Luisana Conco ciò non accada più ci riempie di gioia. Riteniamo difficile una ripresa dell’attività, che comporterebbe costi non indifferenti per smaltire l’amianto. Improbabile un investimento economico così importante in un mercato, quello delle pellicce, oggi in crisi globale per la mutata sensibilità dei consumatori, sempre più attenti alle sofferenze degli animali. E questo si riflette anche sulle politiche dei governi. Gli allevamenti di animali da pelliccia sono vietati, o normati così rigidamente da non essere di fatto realizzabili, in ben 15 stati europei. Ora serve una legge nazionale anche in Italia”.
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Un mercato in crisi, quindi, e gli stilisti lo sanno ormai da tempo dato che molti di loro, tra cui Giorgio Armani, Versace, Gucci e Prada hanno eliminato l’uso delle pellicce dalle loro collezioni di alta moda.
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Le persone stanno acquistando consapevolezza e non ne vogliono sapere di pellicce. Un trend tutt’ora in corso in tutto il mondo, vedi ad esempio la California, dove la vendita delle pellicce è vietata.
Immagine: Essere AnimaliQuello delle tettoie in amianto è stata forse una “fortunata” irregolarità che ha consentito di fermare il massacro dei visoni, ma Essere Animali si batte, insieme ad altre associazioni, per rendere illegale in Italia l’allevamento e l’abbattimento di visoni e di altri animali da pelliccia.
Il video dell’allevamento di visoni di Vicenza
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