Spesso si sentono commenti su come la tecnologia non sempre migliori la qualità della nostra vita, ma questo esempio mostra che può davvero aiutarci, se applicata nel modo giusto. Questo bastone “bianco” elettronico sta rivoluzionando il modo in cui i non vedenti si orientano, ovunque si trovino.
Per proteggere la persona da oggetti bassi e ostacoli che si trovano al di sopra del livello del torace, il bastone per non vedenti WeWalk utilizza dei sensori a ultrasuoni per avvisare l’utente degli ostacoli facendo vibrare l’impugnatura.
Altre info: wewalk.io
Immagine: wewalk
Il bastone “smart” può anche essere controllato con lo smartphone via bluetooth. Poiché è anche integrato con l’assistente vocale Alexa di Amazon e con il software Google Maps, il dispositivo può utilizzare dei piccoli altoparlanti integrati per informare il non vedente sui negozi più vicini e dei dettagli infrastrutturali che non sono in grado di vedere.
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La batteria del bastone intelligente può essere ricaricata via USB e dura fino a 5 ore.
Immagine: wewalkKursat Ceylan, CEO e cofondatore della startup tecnologica turca WeWalk e anch’egli non vedente, ha spiegato di aver contribuito allo sviluppo di questo bastone per non vedenti spinto dal desiderio di utilizzare la tecnologia moderna per aiutare i non vedenti.
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“Al giorno d’oggi si parla di macchine volanti, ma queste persone usano solo un semplice bastone”, ha detto.
“Da non vedente, quando mi trovo alla stazione della metropolitana, non so quale sia la mia uscita … Non so quale autobus sta arrivando … o quali negozi sono intorno a me. Questo tipo di informazioni possono essere fornite attraverso il WeWalk”.
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Il WeWalk è attualmente in vendita a circa 450 Euro. Come il prodotto acquisterà più popolarità, la startup spera di poter abbinare il bastone alle app di ridesharing e dei servizi di trasporto per migliorare ulteriormente le sue capacità di navigazione.
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Speriamo che questo nuovo dispositivo aiuti i disabili a sentirsi più inclusi nella società, com’è successo ai non vedenti che possono “vedere” le opere d’arte.
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