Si dice che quando marito a moglie si separano o divorziano, quelli che ne pagano maggiormente le conseguenze sono i figli, e questo è vero. Ma ci sono casi in cui ad essere coinvolti sono anche degli animali indifesi, che spesso vengono addirittura resi oggetto delle vendette degli ex.
Questo povero husky ha vissuto per quasi due anni legato a una catena, senza la possibilità di bere o mangiare in maniera dignitosa, né di muoversi adeguatamente. Il motivo di tutto ciò è che il suo proprietario non poteva vendicarsi sulla ex moglie, quindi ha deciso di rendere miserabile la vita del loro cane, un animale innocente.
Questo husky ha trascorso quasi due anni legato e denutrito
Immagine: petangelsrescue
L’uomo aveva acquistato l’husky per sua moglie, quando era ancora un cucciolo. Ma poco tempo dopo, la donna ha chiesto il divorzio e l’uomo ha deciso di vendicarsi sul cucciolo indifeso. Così, lo ha tenuto legato all’esterno della sua casa di campagna, senza quasi dargli da bere né da mangiare.
Non aveva nemmeno un riparo dalle intemperie
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Il cane non aveva contatti umani, non era mai stato da un veterinario, non aveva nemmeno un tetto sotto il quale ripararsi. Ma in qualche modo, era riuscito a sopravvivere tutto quel tempo, 1 anno e dieci mesi, esattamente la sua età.
Il suo precedente proprietario aveva deciso di lasciarlo così sin da cucciolo, per vendicarsi della ex moglie
Immagine: petangelsrescueGrazie alle segnalazioni di alcuni residenti, sono arrivati i volontari di un’associazione per i diritti degli animali, la Pet Angels Rescue of Oklahoma.
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Il cane era un mucchio di pelo e ossa, i ragazzi lo hanno caricato in auto e lui si è subito addormentato. I volontari erano sorpresi che il cane fosse ancora vivo, viste le condizioni in cui viveva.
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Il cane, che l’associazione ha chiamato Finn, è stato preso in cura per rimetterlo in sesto, trattare la rogna ed eliminare diversi parassiti.
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Finn si è rimesso velocemente in sesto, ha preso peso (passando da 18 a 36 chili), il pelo è cresciuto, ed è diventato visibilmente felice.
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La famiglia che ha adottato Finn è andata a trovarlo agli inizi della sua guarigione, lo ha sostenuto ed è stata fantastica con lui.
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Oggi, Finn sta bene grazie ai volontari e ai suoi amorevoli compagni. Nonostante una vita di sofferenza, non si è mai arreso e ha ricevuto una seconda possibilità di vivere un’esistenza felice.
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