Roman Robroek si definisce un “fotografo di luoghi abbandonati“. Due anni fa, si è avventurato in un castello italiano chiamato Castello di Sammezzano, che si trova nel comune di Reggello, in provincia di Firenze, ed ha esplorato il suo meraviglioso parco. Anche se è spesso indicato come abbandonato, Robroek dice che il castello è tecnicamente curato da volontari e talvolta viene aperto al pubblico per visite guidate. La grande dedizione nella cura per questo spazio, lo mantiene ben conservato e celebra la sua opulenta architettura.
Il castello ha una lunga storia che può essere fatta risalire al periodo romano, ma il suo aspetto attuale è dovuto a Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, un uomo che ha rinnovato ed ampliato l’edificio tra gli anni 1843 e il 1897. Ispirato dal movimento dell’orientalismo, che era popolare in Europa agli inizi del 18° secolo, ha fatto costruire corridoi aggiuntivi, un portale d’ingresso, e una sala da ballo fino alla torre centrale. Lo spazio interno è spettacolare, con pavimenti raffiguranti splendidi motivi geometrici, decorazioni murali intricate e colorati soffitti scultorei.
Al di là delle mura del castello, Ferdinando aveva voluto una vasta area naturale, che si estende su 65 acri. Chiamata la “Ragnaia”, è dotata di un bosco di querce e sequoie californiane. L’albero più famoso è una sequoia alta quasi 50 metri e larga 8,5 metri.
I volontari che hanno curato il castello di Sammezzano per anni hanno paura per il suo futuro, visto che la struttura è attualmente all’asta. Il timore maggiore è che venga trasformato in un hotel di lusso o in una spa-resort. Con i suoi legami storici, avrebbero preferito vederlo diventare un museo. C’è attualmente una campagna chiamata “Save Sammezzano”, che si concluderà il 31 maggio, a cui possono partecipare tutti, con lo scopo di proteggere l’edificio dal suo possibile destino commerciale.
Altre info: Facebook | romanrobroek.nl
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