Il blocco totale delle attività considerate non essenziali sta per arrivare anche in Olanda, e ieri i consumatori di cannabis in città come Amsterdam, Eindhoven e L’Aia hanno fatto lunghe file per fare scorta dopo la notizia della chiusura dei famosi coffee shop, a causa della pandemia di coronavirus COVID-19. Le code si sono formate pochi minuti dopo una conferenza stampa televisiva tenuta dai ministri della sanità e dell’istruzione olandesi, nella quale hanno annunciato la chiusura di molte aziende, attività commerciali e di tutte le scuole del paese.
Immagine: Kak Long
Anche altri locali e attività nei Paesi Bassi stanno subendo la chiusura, decisa per fermare la propagazione del virus. Tra questi ci sono i club nel quartiere a luci rosse di Amsterdam, che dovranno fermarsi alle 18:00.
Immagine: Kak Long
I clienti dei coffee shop hanno fatto la fila su marciapiedi e strade per fare scorta di prodotti come “Doctor”, “Bubble” e “Purple Haze” prima che i negozi chiudessero per chissà quanto tempo.
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Scene simili sono state osservate in tutto il paese, lunghe code fuori dai bar nella capitale Amsterdam e nella storica città universitaria di Utrecht.
File di tedeschi sono state viste anche a Roermond, vicino al confine con la Germania, causate dal timore che il governo di Berlino chiuda i confini con i Paesi Bassi.
Immagine: Jo Di
La cannabis è tecnicamente considerata illegale nei Paesi Bassi, ma il possesso di un quantitativo inferiore ai cinque grammi è stato depenalizzato nel 1976, in base alla cosiddetta politica di “tolleranza”.
Immagine: Justin Verkijk
Le code per l’acquisto della cannabis si sono formate nonostante l’appello del ministro della Salute Bruno Bruins, che ha chiesto ai cittadini di non fare scorte perché non necessario.
Immagine: Danny van KootenImmagine: DANNYonPC
Immagine: Molly Quell
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