Sono apparse le prime immagini e filmati di medici cinesi in tuta protettiva anti-infezione che curano pazienti colpiti dal nuovo coronavirus. Le immagini condivise dall’Ospedale Centrale di Wuhan, dove ha avuto origine il virus, mostrano i medici che indossano tute protettive mentre si prendono cura dei malati nelle unità di terapia intensiva dell’ospedale. Ad ora, un totale di 526 persone hanno contratto il nuovo coronavirus, tra cui 518 in Cina. Nove pazienti sono morti. La maggior parte dei casi si è verificata a Wuhan, una città nella provincia di Hubei che ospita 11 milioni di persone. Ma altri casi sono stati diagnosticati in tutta la Cina, anche a Pechino e Shanghai.
Ecco un medico con una speciale tuta di protezione che si prende cura di un paziente infettato dal nuovo coronavirus
Il nuovo coronavirus, che appartiene alla stessa famiglia della SARS, si è diffuso anche in Corea del Sud, Tailandia, Giappone e Taiwan.
I funzionari cinesi hanno confermato ieri che il virus può essere trasmesso tra persone, ad esempio attraverso tosse e starnuti.
Si ritiene che l’epidemia abbia avuto inizio la fine del mese scorso in un mercato del pesce a Wuhan, che è stato chiuso.
Un medico dell’ospedale Jinyintan di Wuhan ha mostrato ad un reporter della CCTV come si è preparata prima di entrare nella sezione protetta da due pareti di vetro. Il medico, in tuta protettiva, ha subito due cicli di sterilizzazione: prima con una doccia ad aria e poi con una luce ultravioletta.
In Cina è periodo di festività, il capodanno lunare, e molte persone si mettono in viaggio favorendo purtroppo il diffondersi del virus.
Ieri si è verificato il primo caso di coronavirus negli Stati Uniti. L’uomo, un 30enne non identificato, vive nello stato di Washington, è ricoverato in condizioni non gravi ed è continuamente monitorato.
Un medico e 13 infermieri a Wuhan sono stati infettati curando un paziente i cui sintomi erano stati sottovalutati.
In una delle immagini, quattro medici stringono i pugni mostrando determinazione nella lotta contro il coronavirus.
Segui Keblog su Google News!