Il fotografo italiano Max Cavallari crea immagini di persone con i volti risucchiati dai loro cellulari e smartphone. Il progetto, dal titolo Loneliness, tocca le questioni della dipendenza dalla tecnologia e dai social network.
“Smartphone, Tablet e gli altri dispositivi tecnologici 2.0 ci permettono di vedere cose straordinarie dall’altra parte del mondo, e allo stesso tempo ci fanno perdere quei momenti che scorrono intorno a noi”, dice Cavallari. “Ci danno la possibilità di vivere molteplici esperienze emotive e razionali, amplificare le nostre capacità e la portata delle nostre azioni, creare una dimensione parallela, più veloce ed estesa della nostra esistenza fisica, tanto che a volte ci rifugiamo in essa se la nostra “vita reale” diventa noiosa”.
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