Vi avevamo già mostrato le impressionanti abilità della pittrice Agnieszka Nienartowicz, ma l’artista polacca non sembra smettere di stupirci. I suoi dipinti ad olio su tela sono ispirati a famosi dipinti della storia dell’arte, realizzati da maestri come Botticelli, Caravaggio e Hokusai. Ma l’omaggio di Nienartowicz è caratterizzato da un approccio contemporaneo, perché l’artista riproduce quelle opere famose sulla pelle delle donne che dipinge.
Dai un’occhiata a questi straordinari dipinti, e votali mettendo “mi piace” sotto i tuoi preferiti!
Altre info: agnieszkanienartowicz.com | Instagram | Facebook | Twitter
Quello che colpisce subito ammirando i lavori di Nienartowicz è la sua abilità tecnica, grazie alla quale si immerge in un iperrealismo in cui le pennellate sono a malapena visibili ad occhio nudo. Le donne dei suoi dipinti sono ritratte con accuratezza e dettagli incredibili, e i dipinti tatuati sulla loro pelle fanno il loro ingresso da protagonisti, uscendo dagli indumenti di ciascuna donna.
I dipinti che Nienartowicz sceglie di inserire nei suoi quadri hanno spesso un significato profondo e personale per l’artista, in quanto espressione della sua esperienza di emigrante polacca negli Stati Uniti.
La pittrice stessa spiega come il difficile passato della sua gente abbia influenzato la sua visione della vita e l’approccio con cui l’affronta, e racconta di quanto le sembrò diverso l’atteggiamento degli americani non appena arrivata in America. “Ricordo la mia sorpresa dopo il primo contatto con queste persone: hanno una certa gioia, un’apertura e degli atteggiamenti positivi nei confronti del mondo”, ricorda l’artista.
“Penso che ci sia una tristezza in me che si è tramandata dalle generazioni precedenti, che hanno vissuto la sofferenza. Penso che molti di noi polacchi siano – spesso senza nemmeno saperlo – profondamente segnati dalla dura storia; i sogni mai realizzati, le ferite di eventi tragici. Queste cicatrici sono i tatuaggi della sopravvivenza”.
Nienartowicz è ancora all’inizio della sua carriera e sta ancora sviluppando la sua arte e trovando la sua identità artistica, ma siamo sicuri che è sulla buona strada. Voi che ne pensate?
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