Partendo da propri riferimenti fotografici, l’artista inglese Nathan Walsh comincia col disegnare una sorta di cianografia, stabilendo una linea di orizzonte e una serie di strategie di prospettiva che varia da pezzo a pezzo. Questa fase è seguita da diversi mesi di pittura ad olio per ottenere il paesaggio finale, che sembra essere un strano ibrido di entrambi gli stili illustrativo e fotorealistico.
Fotografia, architettura e pittura convergono per creare un “mondo dipinto che per certi versi ricorda il mondo in cui viviamo”, dice Walsh. “Il lavoro si propone di creare uno spazio credibile e convincente che, pur facendo riferimento al nostro mondo, mostra una sua logica distinta.”
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