“Guanti assassini”: 37 gatti mostrano gli artigli e sono adorabili “da morire”

Graffiare è normale per un gatto, ma non lo fa per distruggere un divano o una sedia. I gatti “si fanno le unghie” per rimuovere gli strati morti dalle unghie, per marcare il territorio e stiracchiarsi i muscoli. I gatti di solito iniziano a “farsi le unghie” a partire dalle 8 settimane di vita. Questo è il momento ideale per educare i gattini ad usare un tiragraffi. C’è chi pensa di tagliare le unghie al gatto, a farlo può portare ad una serie di problemi comportamentali che possono essere peggiori della distruzione del divano.

Molte persone credono erroneamente che tagliare le unghie dei loro gatti sia una soluzione rapida e innocua per evitare graffi a cose e persone. Secondo The Humane Society, però, queste persone non si rendono conto che tagliare le unghie può rendere un gatto meno propenso ad usare la lettiera o più incline a mordere. Tagliare le unghie al gatto può anche causare all’animale problemi fisici che durano nel tempo.

Tagliare le unghie al gatto per evitare graffi non è una buona idea. Alcune persone vanno oltre il semplice taglio delle unghie, arrivando persino al cosiddetto “declawing”, cioè l’amputazione delle ultime falangi delle zampe anteriori, e talvolta di quelle posteriori. È un intervento chirurgico non necessario, non migliora la salute del gatto e può, anzi, causare problemi. I proprietari di animali domestici possono facilmente addestrare i loro gatti a usare gli artigli in modo da consentire a tutti i membri della famiglia di vivere serenamente insieme.

Tagliare le unghie al gatto per impedirgli di graffiare è sconsigliato. In molti paesi è addirittura vietato se non per scopi medici, come la rimozione di tumori. Alle persone affette da immunodeficienze o disturbi ematici viene a volte consigliato di tagliare le unghie al proprio gatto, ma ciò non li protegge. Infatti, per queste persone il rischio proveniente dai graffi è minore di quello che deriva da morsi, lettiere e pulci.