Molte persone si dedicano allo sport nel tempo libero, per mantenersi in salute e in forma, ma alla maggior parte delle persone, giovani e meno giovani, l’idea di una nuotata di 4 km in mare, seguita da una corsa di 180 km in bicicletta e, per finire, un’intera maratona sembra fuori dal mondo. Invece, per la 73enne Bobbe Greenberg partecipare al campionato mondiale di triathlon Ironman World Championship alle Hawaii è una festa.
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La signora Greenberg è un’insegnante in pensione che vive Highland Park, nell’Illinois (USA), insieme all’uomo con cui è sposata da oltre 50 anni. Quest’anno parteciperà per la settima volta a questo campionato di triathlon, per difendere il suo titolo di campionessa femminile nella categoria 70-74 anni. Sicuramente è una delle settantenni più fisicamente in forma del mondo, ma forse la vera forza di questa donna è il suo carattere.
Come la maggior parte delle donne della sua generazione, la signora Greenberg non è cresciuta facendo sport, anche se ha sempre mostrato un’inclinazione verso l’atletica. Solo nel 1968, a 22 anni e appena sposata, iniziò a giocare un po’ a tennis e, nonostante la carenza di tecnica, otteneva buoni risultati.
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“Non ero una giocatrice forte”, racconta, “Non avevo rovescio, il servizio faceva pena. Ma, nonostante ciò, riuscivo a mantenere la palla in gioco e a battere gli avversari”.
La signora Greenberg non ci pensava proprio a praticare il triathlon, fino al 2001, anno in cui si iscrisse in una palestra perché, a suo dire, aveva una cattiva postura. Un giorno, il suo istruttore comunicò alla classe che ci sarebbe stata una competizione di triathlon al chiuso e incoraggiò tutti a partecipare. La gara consisteva in una nuotata di 10 minuti in piscina, una pedalata di 20 minuti sulla cyclette e una corsa di 15 minuti sul tapis roulant. All’epoca aveva 57 anni e pensò: “Perché no?”
Immagine: coachterrywilson.comC’era solo un problema: non sapeva nuotare. All’inizio aveva pensato che poteva affrontare la gara di nuoto semplicemente correndo nell’acqua, il cui livello arrivava più o meno alla vita. Ma poi si è detta: “Perché dovrei mettermi in ridicolo in quel modo? Devo imparare a nuotare”.
Così, iniziò a frequentare un corso di nuoto il fine settimana, per apprendere le basi. Nonostante le sue scarse capacità nel nuoto, Greenberg concluse la sua prima gara di triathlon arrivando al primo posto. Aveva 20 anni più della donna che arrivò seconda.
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Oggi, si allena almeno 15 ore a settimana e partecipa a delle brevi gare quasi ogni fine settimana, in primavera e in estate, quando non trascorre il tempo con i suoi quattro nipoti. Stima di aver completato 16 o 17 gare di triathlon quest’anno.
“È come una droga”, ha raccontato. “Sudo e spingo i miei limiti, è una cosa molto esaltante. Penso che sia quella sensazione di giovinezza o di vitalità. Mi dà un qualcosa che non ottengo in nessun altro modo nella mia vita”.
Immagine: Bobbe Greenberg
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