I giorni del lockdown da coronavirus non sono poi così lontani, e molti di noi ricorderanno qualcuno dire “Non saremo più gli stessi, saremo migliori”. In effetti, l’abbassamento dei livelli di inquinamento e gli animali selvatici che riprendono a prosperare, compresi quelli in pericolo di estinzione, ci aveva fatto vedere che un altro mondo è possibile, un mondo con un’economia più green e sostenibile, in cui il rispetto della natura e dell’ambiente è una priorità. Ma sembra che, dopotutto, questo qualcuno si sbagliava.
Un falco pellegrino è stato recentemente avvistato volare in picchiata per afferrare una preda, ma si trattava di una mascherina di protezione contro il coronavirus. L’uccello è volato via con la sua “preda”, che nel frattempo si era impigliata tra i suoi artigli, e il fotografo naturalista Steve Shipley era lì per immortalare la scena. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, mostrando a tutti quanto, in realtà, il coronavirus non ci abbia reso delle persone migliori.
Immagine: Steve Shipley
Immagine: Steve Shipley
Shipley si era recato nel North Yorkshire, in Inghilterra, per scattare delle immagini di questi splendidi uccelli.
Solo dopo aver osservato le fotografie, Shipley ha notato che quell’oggetto blu che sembrava un sacchetto di plastica era una mascherina di protezione contro il coronavirus.
Immagine: Steve Shipley
Secondo il fotografo, la mascherina potrebbe essere stata gettata da uno dei numerosi turisti che frequentano l’area. Proprio quei turisti che vanno a godersi la natura e ad osservare gli animali selvatici, si sentono liberi di disperdere i loro rifiuti nell’ambiente, comprese quelle mascherine che ci salvano la vita ma che possono uccidere gli animali.
Immagine: Steve Shipley
Il falco pellegrino è l’animale vivente più veloce al mondo, riuscendo a raggiungere in picchiata i 385 km/h. Solitamente si ciba di uccelli di medie dimensioni e piccoli mammiferi, come topi e scoiattoli.
Immagine: Steve Shipley
Avevamo già visto come le mascherine e i guanti gettati finiscono per inquinare i mari. La settimana scorsa, l’RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) aveva salvato un gabbiano. Qualcuno lo aveva segnalato perché sembrava avere difficoltà a camminare. Una volta catturato, i volontari hanno capito il perché: il povero uccello aveva una mascherina di protezione usa e getta aggrovigliata su entrambe le zampe.
Immagine: RSPCA
Sembra che il gabbiano fosse da tempo impigliato, e le sue articolazioni si erano gonfiate. Fortunatamente, i veterinari del South Essex Wildlife Hospital hanno preso in cura l’uccello, e si sta rimettendo in sesto.
Immagine: RSPCA
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