C’è una cosa che noi di Keblog amiamo alla follia, così tanto che non ne abbiamo mai abbastanza. Per qualcuno è l’amore, per altri le patatine, per altri ancora il lavoro. Per noi, sono le curiosità interessanti (oltre alle altre cose già menzionate). Già, in pratica una tira l’altra, come le patatine.
Sappiamo che molti di voi lettrici e lettori di Keblog sono curiosi e amano scoprire nuove cose, a volte apparentemente banali ma che possono aiutare a vedere le persone e il mondo sotto altri punti di vista. Per questo, vogliamo proporvi una carrellata di fatti strani e interessanti che sapranno senz’altro stuzzicare la vostra curiosità. Date un’occhiata qui sotto, e non dimenticate che qui su Keblog la classifica la decidete voi votando i vostri preferiti!
La scienza ha mostrato che apprendere fatti e informazioni apparentemente poco utili è, in realtà, un ottimo esercizio per la mente e la memoria. Naturalmente, è necessario saper distinguere le fake news dalle notizie vere.
Le fake news possono raggiungere molte persone, molto rapidamente. Sebbene Facebook e Google abbiano annunciato di voler reprimere la diffusione di notizie false, la miglior difesa può essere attuata dei lettori stessi. Per questo, gli esperti hanno dei consigli per aiutarci a distinguere le notizie vere da quelle false.
Il primo dei consigli che viene dato per capire se un’informazione è vera o falsa è quello di verificarne la fonte. Si tratta di una testata autorevole? Se non lo è, la pubblicazione ha, a sua volta, incluso la fonte della notizia? A volte, basta cercare la notizia su Google: se la ricerca non restituisce risultati da fonti autorevoli, allora ci sono buone probabilità che si tratti di fake news.
Attenzione: a volte un articolo cita una fonte ufficiale ma, aprendo il link, la fonte non conferma affatto la notizia.
Tempo fa, una notizia è diventata virale. La notizia includeva un grafico che pretendeva di mostrare le statistiche sulla criminalità negli USA, in particolare la percentuale di bianchi uccisi da neri (molto alta, secondo il grafico). L’allora candidato alla presidenza Donald Trump lo ha ritwittato, dicendo al commentatore di Fox News Bill O’Reilly che proveniva “da fonti molto credibili”. Ma quasi tutte le percentuali nel grafico erano sbagliate (i dati sulla criminalità dell’FBI sono pubblicamente disponibili) e la presunta fonte, il “Crime Statistics Bureau – San Francisco”, fornita da chi ha divulgato queste informazioni false, non esiste.
Quando si legge una notizia, è anche importante andare oltre il titolo, che a volte può essere provocatorio. Anche nelle notizie vere, il titolo non racconta tutta la storia, quindi è bene approfondire (una cosa apparentemente passata di moda negli ultimi anni).
Controllare bene anche la cronologia degli eventi. Alcune storie false non sono completamente false, ma piuttosto distorsioni di eventi reali. Le fake news possono prendere una notizia vera e stravolgerla, o addirittura affermare che qualcosa che è accaduto molto tempo fa è correlato ad eventi attuali.
Ad esempio, in USA anni fa circolava la notizia che la Ford aveva spostato la produzione di automobili dal Messico all’Ohio grazie all’elezione di Trump come presidente. Si citava un articolo della CNN intitolato “La Ford sposta la produzione di camion dal Messico all’Ohio”, ma l’articolo era del 2015 (lo spostamento era stato annunciato dalla Ford nel marzo 2014) e Trump era stato nominato presidente nel 2017. Trump si era pubblicamente (e falsamente) preso il merito dello spostamento di produzione Ford in USA.
Quando si leggono le notizie, è anche importante tenere a bada i propri pregiudizi. Non è facile. Spesso tendiamo a dare maggiore credito a notizie che confermano i nostri punti di vista e a scartare quelle che non lo fanno, ma è importante verificare tutte le notizie che possono contribuire a formare il nostro giudizio.
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