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Quando l’arte è altamente tossica: la fontana al mercurio di Almaden

Quello che si trova dentro la fontana installata alla Joan Miró Foundation di Barcellona non è acqua ma mercurio, che a temperatura ambiente è allo stato liquido. Ma perché realizzare una fontana altamente tossica con dentro del mercurio? La struttura fu costruita nel 1937 da Alexander Calder, per commemorare la ribellione dei lavoratori spagnoli della miniera di mercurio di Almadén, repressa con estrema violenza dalle forze del generale Franco nel 1934.

La fontana, presentata all’Esposizione Mondiale di Parigi, contiene per l’appunto mercurio, un metallo liquido dalle proprietà fisiche insolite che viene estratto da un minerale rossastro chiamato cinabro. Il cinabro si trova in abbondanza ad Almadén, una piccola città mineraria situata a circa 300 km a sud di Madrid, in Spagna, che per più di due millenni è stata la principale fonte di mercurio del mondo. La città fu fondata dai Romani che usavano il minerale come pigmento per la sua vibrante tonalità rossastra. In seguito il minerale fu utilizzato nella medicina cinese con la convinzione che fosse fonte di longevità e addirittura di immortalità. Diversi furono gli imperatori e nobili cinesi a finire avvelenati dal mercurio nel corso dei secoli, come Qin Shi Huang, primo imperatore cinese, morto per avere assunto pillole di mercurio con le quali i suoi medici volevano dargli la vita eterna. Quando ancora la tossicità del mercurio non era nota o sottovalutata, il materiale fu utilizzato in molti processi industriali come quello per la produzione di feltro, che a sua volta fu impiegato nell’Inghilterra del XVIII e XIX secolo, per la realizzazione di cappelli non senza conseguenze. Molti dei lavoratori mostrarono una serie di cambiamenti comportamentali come irritabilità, perdita di memoria, delirio e allucinazioni, dando origine all’espressione “matto come un cappellaio”. Lo stesso personaggio del Cappellaio Matto, di Lewis Carroll fu ispirato da questi casi. Solo nel Novecento vennero effettuati studi rigorosi sulla tossicità dell’elemento.

Quando nel 1936 scoppiò la guerra civile spagnola, il movimento falangista del generale Franco prese il controllo del mercurio di Almaden privando il governo spagnolo delle entrate finanziarie dovute alla sua esportazione. Il governo incaricò così Alexander Calder di creare la fontana per l’Esposizione Mondiale di Parigi, nel tentativo di ottenere il sostegno internazionale. Oggi la fontana, come abbiamo detto, si trova in esposizione alla Joan Miró Foundation, tenuta isolata dietro una teca di vetro per proteggere i visitatori dalle sue esalazioni tossiche.

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder www.fmirobcn.org

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder flickr

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder

David Merrett/Flickr

Alexander Calder di fronte a Guernica di Picasso con la sua Fontana di Mercurio nel padiglione spagnolo dell’Esposizione Universale del 1937 a Parigi

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder

Il cinabro, il minerale più prezioso di mercurio

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder Jeremy Brooks/Flickr

Spruzzi di mercurio attorno alla fontana

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder

StevenBrace/Flickr

Un modello della Fontana del Mercurio

Fontana Mercurio Almadén Alexander Calder Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía

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