Nell’illusorio silenzio del bosco, reso dal fotografo Frank Machalowski nei delicati toni del grigio, dei maestosi animali incontrano lo sguardo dello spettatore con apparente noncuranza. L’effetto è di un magico realismo: le immagini evocano tranquillità, tanto quanto meraviglia. E ci si domanda se questi animali siano realmente presenti. Machalowski riesce ad incorniciare ed a cristallizzare la maestosità di ogni esemplare, in un attimo di magia.
Ma il segreto di Tierwald, così si chiama la serie, sta in una combinazione di analogico e digitale: le immagini della foresta sono scattate in 35mm e trattate tradizionalmente, mentre gli animali vengono fotografati in digitale negli zoo. Il resto è il risultato di un complicato lavoro in Photoshop. Machalowski preferisce eliminare le distrazioni nelle sue immagini, utilizzando il bianco e nero.
Ma uno sguardo più da vicino, rivela diverse variazione dei neri e dei bianchi nel sottobosco in dissolvenza; troviamo un elefante, immobile, in contemplazione o il frenetico sbattere delle ali di uccelli in volo. Machalowski ha cominciato ad incorporare più movimento, sentendo il bisogno di essere più realistico, più coinvolgente, mentre la sua serie progrediva. Per quanto riguarda la questione della realtà e della finzione, il fotografo descrive la sua intenzione di provocare incertezza e discussione, nei suoi spettatori, presentandogli la sua personale visione di “un futuro senza esseri umani, dove gli animali hanno riconquistato il loro habitat come in alcuni libri di fantascienza”.
Altre info: Frank Machalowski | Facebook | Twitter | Instagram
Segui Keblog su Google News!