Avete presente quando la cucitura dei vostri calzini non è perfettamente allineata con le dita e la sentite nella scarpa? Ecco, quello è il tipo di fastidio che le foto qui sotto possono generare. Ma, a differenza della cucitura dei calzini, è un fastidio in qualche modo attraente.
C’è un account su Instagram che si chiama “I Want to Leave” che raccoglie immagini come queste. Bizzarre e fuori di testa. Sono foto che sembrano perfette per dei meme, e sembrano implorare una didascalia.
Date un’occhiata qui sotto, e non dimenticate che la classifica delle foto più assurde la decidete voi, lettrici e lettori di Keblog, votando le vostre preferite! E, se volete, commentatele con le vostre didascalie!
A proposito di meme, questo formato è cresciuto enormemente di popolarità negli ultimi anni. Ma perché? I meme sembrano controllare Internet, ci sono pagine di meme sui social media che attirano decine di milioni di follower. Persone di tutto il mondo fanno affidamento sulla loro pagina di meme preferita per la propria dose quotidiana di dopamina, come se i meme fossero il caffè degli anni 2020. Ma i meme possono essere molto più di un semplice elemento di umorismo del quotidiano, possono riguardare questioni politiche, o il disagio sociale.
Ma tutto ciò non risponde alla domanda iniziale: perché i meme hanno tanto successo? La risposta sembra essere nella riduzione dei tempi di attenzione delle persone e nell’aumento della superficialità.
Secondo il Telegraph, la durata media dell’attenzione umana è recentemente scesa da 12 a 8 secondi, assestandosi al di sotto di quella di un pesce rosso. Oggi, è molto meno probabile che le persone leggano articoli, guardino film o addirittura leggano le colonne dei giornali. Leggere anche solo un paragrafo o guardare un video significa dedicare una parte apparentemente “grande” del proprio tempo, mentre scorrere attraverso un feed di social media può richiedere un massimo di pochi secondi per ogni post.
Secondo uno studio di Google del 2016, la parola chiave “meme” viene cercata più del termine “Gesù Cristo”. Ci sono meme per tutti i gusti, dai più “innocui” destinati al pubblico di “mezza età” di Facebook a quelli più pungenti per gli adolescenti di Instagram.
I meme soddisfano il desiderio di media veloci: poche parole sparse intorno a una foto. Inoltre, i meme non richiedono cuffie o uno schermo grande. I ridotti tempi di attenzione rendono i meme non solo un modo per farsi due risate, ma per partecipare all’attivismo politico. Invece di affidarsi a fonti di informazioni serie, affidabili e prive di pregiudizi (non sono molte), le persone possono semplicemente visitare la loro pagina di meme preferita e scoprire la controversia più recente. Il risultato di ciò è una visione politica ed educativa superficiale, puramente umoristica e spesso falsa, che compromette la conoscenza della nostra società.
Qualcuno potrebbe obiettare che le interpretazioni umoristiche di determinate questioni politiche o di altri eventi degni di nota che si trovano nei meme sono semplicemente il lato spensierato di tutto ciò. In fondo, non c’è nulla di male nel farsi quattro risate, giusto? Questo può essere vero in qualche caso, ma spesso i meme sono l’unico lato dei media che le giovani generazioni vedono.
Fortunatamente, i meme non parlano solo di politica o di temi sociali, ma prendono spesso in giro elementi leggeri della vita con cui tutti noi possiamo relazionarci. Ad esempio, noi abbiamo anche raccolto degli esilaranti meme sull’arte!
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