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40 foto mostrano Fukushima diversi anni dopo il disastro nucleare

Sono passati 10 anni dal disastro di Fukushima, l’incidente nucleare più grave dopo quello di Chernobyl nel 1986. Quando si verificò il potente terremoto di Tōhoku di magnitudo 9, l’11 marzo 2011, i reattori attivi della centrale interruppero automaticamente le loro reazioni di fissione sostenute. Ma fu lo tsunami scatenato dal terremoto a distruggere i generatori di emergenza che avrebbero dovuto fornire l’energia necessaria ad avviare il raffreddamento dei reattori.

Il mancato raffreddamento causò una serie di esplosioni e di rilascio di materiale radioattivo nell’area circostante. Inizialmente fu evacuata la zona in un raggio di 3km dalla centrale. Ma Il 15 marzo 2011 l’evacuazione fu estesa ad un raggio di 30 km. Il 5 luglio 2012, la commissione speciale incaricata di indagare sull’incidente, la NAIIC, provò che le cause del disastro erano prevedibili e che le misure di sicurezza prese non erano state sufficienti. Sebbene gli sforzi per decontaminare l’area siano stati ingenti, un rapporto recentemente rilasciato da Greenpeace Giappone afferma che i livelli di radiazioni nelle zone di esclusione e nelle aree circostanti sono elevatissimi e lo saranno ancora per decenni.

Ma come si presenta Fukushima a distanza di qualche anno? La zona di esclusione resta interdetta e, a differenza di Černobyl, non è stata ancora saccheggiata. Tutto appare fermo nel tempo, a quel giorno in cui i cittadini dovettero lasciare velocemente l’area. Automezzi abbandonati, supermercati pieni di prodotti invenduti, riviste del 2011 e strade deserte. Ma qualcuno ha avuto il coraggio di tornare per documentare il trascorrere del tempo in un luogo in cui le lancette si sono fermate 10 anni fa.

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Fukushima 10 anni dopo il disastro nucleare

Foto Fukushima Deadinside

Strade deserte

Foto Fukushima Deadinside

Case semi distrutte

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Automobili abbandonate

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Palestra trasformata in un punto di evacuazione

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Aula di musica

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Aula di informatica

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Questa classe si trova al 1° piano. La linea sul muro è una traccia di quanto era alta l’acqua

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Atelier

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Una abitazione

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Lavanderia

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Supermercato

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Pachinko – Sala giochi giapponese

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Rivenditore d’auto

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Ristorante

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Libreria

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Negozio di DVD E CD

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C’è anche un altro uomo che è tornato a Fukushima per sfamare gli animali abbandonati, scoprite la sua storia qui!

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