Il fotografo Gabriel Isak crea scene surreali e malinconiche in cui descrive il periodo in cui ha sofferto di depressione.
Figure solitarie si aggirano in paesaggi monocromatici, intrappolati in una dimensione minimale. Un invito ad una calma meditazione, in cui lo spettatore può interagire con il suo inconscio.
Un viaggio introspettivo che mette in discussione il caos moderno, alla ricerca della vera essenza dell’esistenza.
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