I sopravvissuti al disastro nucleare di Fukushima tornano in quei luoghi abbandonati

In “Retracing Our Steps”, i fotografi francesi Carlos Ayesta e Guillaume Bression hanno chiesto ad alcuni degli 80.000 profughi del disastro nucleare di Fukushima, che furono costretti ad evacuare le zone nei pressi dell’incidente, di tornare in quei luoghi abbandonati, un processo che ha visto quasi quattro anni di lavoro investigativo e una miriade di ostacoli burocratici.

Hanno trovato un mondo ormai diventato quasi irriconoscibile, ma anche delle storie di profonda umanità.

“Abbiamo chiesto ad alcuni ex abitanti della zona di Fukushima e, in alcuni casi, ad alcuni proprietari, di unirsi a noi all’interno della zona vietata e di aprire le porte di questi luoghi normali, ma ora ostili”, hanno spiegato i fotografi. “È stato chiesto ai partecipanti di comportarsi il più normalmente possibile di fronte all’obiettivo, come se nulla fosse accaduto”.

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fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-06“Midori Ito è all’interno di un supermercato abbandonato a Namie. Qui, nulla è cambiato dopo il disastro. Su un cartello si possono anche leggere le parole “Prodotti freschi” in giapponese. Subito dopo il disastro, Midori Ito è fuggita a Minami Aizu a causa dei rischi per la salute associati alla radioattività. Alla fine è tornata a vivere con i suoi figli nella città di Koriyama, situata a circa 60 km dalla centrale”.

fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-08“Reiko Matsumoto è in una lavanderia a Namie. È una nutrizionista e consulente. “Il giorno del terremoto, stavo lavorando con una cliente filippina che si trovava lì per la prima volta. Ero pronta a prendere le misure sul suo corpo, e lei era sul punto di togliersi i vestiti quando il terreno cominciò a tremare. Fino a quel momento mi aveva parlato in giapponese, ma cominciò improvvisamente a gridare in inglese.””

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“Kanoko Sato è nella palestra di una scuola del distretto di Ukedo, distrutta dallo tsunami e lasciata in questo modo dopo il disastro. “Se non fosse stato per questo progetto, non avrei mai visto questa zona proibita con i miei occhi. Anche se io vivo a Koriyama, abbastanza vicino, non sapevo quanto devastato fosse questo posto, fino ad oggi””

fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-13“Shigeko Watanabe aveva una piccola azienda di stampa nel centro della città di Namie. Non potrà mai riaprire la sua attività. “Personalmente ritengo che la decontaminazione non ha senso perché nessuno tornerà qui comunque. Solo gli uomini dicono che torneranno, ma noi donne siamo più forti di loro e riusciamo ad affrontare la verità a testa alta. Il governo insiste che ci prepariamo a tornare, ma per me, la città di Namie sarà distrutta.””

fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-07“Katsuyuki Yashima è seduto nel suo laboratorio. Quando avvenne l’incidente, lui e sua moglie avevano 15 impiegati. La sua azienda non riaprirà, e non pensa che torneranno a vivere a Namie, anche dopo che la città è stata riaperta. “Non voglio tornare indietro perché non potrò ricominciare la mia attività. Tra 10 anni, Namie sarà una città fantasma. Secondo un sondaggio, solo il 20% degli abitanti di Namie vuole tornare. A poco a poco, col passare degli anni, la gente si rifarà una vita altrove e, alla fine, nessuno tornerà”. Katsuyuki Yashima vive attualemente nella città di Iwaki, dove il livello di radioattività è molto basso”.

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“Yasushi Ishizuka è in una sala giochi giapponese nella città di Tomioka. L’edificio è stato pesantemente colpito dal terremoto ed è rimasto abbandonato dopo il disastro”.

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fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-15“Setsuo Ito è un ex militare. Si prende cura degli animali, soprattutto le mucche che vivono nella zona vietata. Qui, è seduto in un bar. Ha lasciato il Giappone per vivere in Brasile quando aveva 30 anni, ma dopo l’11 marzo ha deciso di tornare nel suo paese per aiutare gli allevatori nella zona di esclusione che hanno deciso di non massacrare il proprio bestiame. Ora vive nella città di Fukushima”.

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fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-12“Kazuhiro Onuki è nella sua vecchia casa a Tomioka. Prima dell’incidente, gestiva una libreria e aveva anche un negozio di ceramiche giapponesi. Dopo l’incidente è stato derubato più volte, e tutti i pezzi pregiati sono scomparsi. Abbiamo voluto fotografarlo nella sua casa. Questa camera riassume l’atmosfera della sua casa abbandonata. Dopo l’incidente, Kazuhiro Onuki è fuggito nella zona di Tokyo con la moglie e la figlia. Partecipa regolarmente a conferenze in cui viene invitato a parlare della sua esperienza del disastro nucleare. Anche se torna di tanto in tanto per pulire la sua casa, non tornerà a vivere qui”.

fukushima-dopo-disastro-nucleare-contaminazione-case-abbandonate-11“Hidemasa e Michiko Otaki sono nel loro vecchio salone di bellezza a Tomioka, una città duramente colpita dallo tsunami, ed evacuata dopo l’incidente nucleare. Michiko ha praticato questa professione per 40 anni. “Avevo appena finito un taglio quando il terremoto è cominciato. Dopo l’incidente, passavamo da un rifugio all’altro, iniziai a tagliare i capelli agli altri rifugiati. Un giorno, stavo parlando con un’altra rifugiata e mi disse che c’era una casa libera a 40 km a sud dalla centrale. Lì ho vissuto per oltre 2 anni.””

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